Una linea comune – Lunedì 27 luglio si è svolto nella sede provinciale di Villa Recalcati a Varese un incontro per fare il punto della situazione su alcuni beni architettonici divenuti simbolo del nostro territorio. Scaduto il primo semestre del 2009, è Gianfranco Bottini vicepresidente provinciale e assessore al Patrimonio, a descrivere lo stato dei lavori all'eremo di Santa Caterina del Sasso a Leggiuno, al Monastero di Cairate e a Castelseprio nella Chiesa di Santa Maria Foris Portas. "Dopo i grandi investimenti nei beni architettonici, ora il territorio deve fare sistema", ha affermato Bottini. Dopo sei mesi di sostanziosi interventi, la Provincia chiede sostegno e partecipazione di enti, imprenditori e associazioni, per creare sinergie che possano garantire al nostro patrimonio un futuro verso una direzione comune. "Tre perle del nostro territorio che fanno parte di una collana preziosa molto più ampia che ha bisogno di essere cucita", con queste parole l'assessore ha descritto i luoghi interessati.
Verso tempi migliori – La novità che più attira l'attenzione arriva da Cairate, dove, dal prossimo anno sarà possibile ammirare il grande affresco conservato all'interno del cantiere del Monastero, eseguito da Bernardino Luini. Un percorso in totale sicurezza condurrà il pubblico all'opera d'arte, collocata nella porzione di edificio già recuperata, mentre proseguono i lavori nell'ala di San Pancrazio e del chiostro nel rispetto del crono-programma stabilito.
Vista lago garantita a tutti – "Gli interventi relativi a Santa Caterina del Sasso a Leggiuno, coinvolgono due aspetti: in primo luogo la costruzione di un ascensore-pozzo del quale si sta in questi giorni completando la dipintura degli intonaci interni", spiega Bottini. Prosegue ancora l'assessore spiegando: "E' previsto per il prossimo ottobre la finitura dei macchinari ordinari a cui bisogna aggiungere i tempi di allestimento, per cui si arriverà a fine anno. L'apertura del nuovo servizio è previsto per la prossima primavera". Un servizio questo che permette la fruibilità del luogo a qualsiasi genere di utente. La zona dell'eremo ha inoltre impegnato le finanze della Provincia con l'acquisto di un terreno (22 ettari di superficie) retrostante il complesso, in cui si inseriscono due immobili (ville) e un parco boschivo.
Un'accoglienza da patrimonio dell'umanità – Il terzo dei tre luoghi portati ad esempio dall'ente provinciale, è il parco archeologico di Castelseprio, candidato al riconoscimento Unesco. In particolare sono sotto la protezione della Provincia la Chiesa di Santa Maria Foris Portas e l'edificio che accoglie i visitatori. La riqualificazione del sito è rivolto proprio a quest'ultima struttura, in un certo senso biglietto da visita del luogo. "L'edificio esistente verrà sostituito con uno di nuova fabbricazione – continua Bottini – una struttura di ricettività, accoglienza che fungerà anche da sostegno didattico. Un investimento totale di 440 mila euro per un coofinanziato di Provincia e Regione Lombardia".
L'importante è fare sistema – Una volta recuperati e resi agibili ai visitatori questi, come molti altri siti di interesse della nostra terra, non devono rimanere gioielli isolati. E' qui che Bottini chiama in causa la partecipazione di tutti, ricordando: "Proprio in quest'ottica abbiamo, in collaborazione con la Camera di Commercio dato vita all'Agenzia del Turismo, realtà che dovrà essere strategica nel dare corpo a una progettualità ad ampio respiro e che sia il più coinvolgente possibile".