Monza – Un viaggio nella cultura lombarda del XIX secolo attraverso un centinaio di opere, tra dipinti e disegni firmati da grandi maestri. Sfilano così i lavori di Hayez, Piccio, Faruffini, Cremona, Medardo Rosso, Previati e Segantini, tutti raccolti nella rassegna 800 Lombardo, Ribellione e conformismo in corso all’Orangerie Reggia di Monza e ai Musei Civici. Gli artisti dell’Ottocento lombardo sono i protagonisti della grande mostra che si snoda in un percorso suddiviso per aree tematiche analizzando sia movimenti e tendenze iconografiche sia la biografia e la personalità dei singoli artisti. La rassegna, pur tenendo come fulcro l’ambiente milanese, in particolare il magistero dell’Accademia di Brera, indaga anche la situazione delle altre province lombarde. Nella sala espositiva dei Musei Civici è allestita invece una sezione dedicata alla scena artistica della città di Monza, città natale di pittori straordinari quali Pompeo Mariani, Mosè Bianchi, Eugenio Spreafico ed Emilio Borsa. La mostra propone anche una serie di focus su alcuni artisti meno noti, ma che hanno comunque segnato gli sviluppi della pittura dell’epoca, come Piccio e Faruffini e Luigi Conconi. L’esposizione si ferma alle soglie della nascita del Divisionismo, con alcune opere giovanili di Previati e Segantini, quando la loro poetica era ancora vicinissima alla Scapigliatura, seppur già sensibile alle atmosfere del Simbolismo. Sino al 28 luglio, orari: (Orangerie, Reggia– viale Brianza): dal mercoledì al venerdì 10 – 13/14 – 19; sabato, domenica e festivi 10 – 20. Orari Musei Civici: da aprile a maggio mercoledì 10-13/15-18; giovedì 15-18; venerdì, sabato e domenica 10-13/15 -18; da giugno a settembre, mercoledì 15-18; giovedì 15-18/20-23; venerdì, sabato e domenica 10-13/15 -18.

 

Milano – Un’esposizione di dipinti realizzati da Mario Schifano tra il 1966 e il 1968, mai esposti al pubblico fino oggi, sono raccolti nella mostra Compagni in un’oasi sotto il cielo stellato, ospitata allo Spazio Roseto di Milano. Si tratta di oltre venti lavori mai visti prima, come “Tutte stelle” del 1967, otto tele eseguite per coprire pareti e soffitto di una stanza (un soppalco) della casa della principessa Patrizia Ruspoli a Roma. Schifano interpretò lo spazio come un luogo immersivo, completamente avvolto dalle stelle in una sensazione di movimento e di leggerezza. Stelle di diverse dimensioni e colori, alcune luminose e scintillanti, altre sfocate. (In catalogo è riportata la foto che ritrae Patrizia Ruspoli nella stanza fra i dipinti murali). La mostra, a cura di Monica Schifano e Marco Meneguzz,o presenta anche un altri lavori, sempre esposti per la prima volta, come “Inevitabile viaggio a Marrakesh”, “Oasi” (palma su fondo rosso e stelle) del 1967 e la serie “Compagni Compagni ” del 1968, in cui l’artista si rifà alla cronaca del suo tempo. L’esposizione continuerà sino al 19 maggio e sarà visitabile dal martedì alla domenica in orario 10-19. (ph. Mario Schifano, Compagni, 1968, ©ArchivioMarioSchifano).

 

Milano – Dal cuore, da cui scaturiscono le idee, alle mani, strumento attraverso cui prendono forma. E’ un percorso che racconta il processo creativo delle opere e delle idee di due dei più celebri stilisti del mondo della moda quello che si snoda nella mostra in corso a Milano nelle sale di Palazzo Reale. Abiti, le creazioni più famose, firmate da Domenico Dolce e Stefano Gabbana qui diventano opere d’arte lasciando i visitatori a bocca aperta. “Dal cuore alle mani”, questo il titolo dell’esposizione è la narrazione di ciò che sta dietro alle collezioni di alta moda: l’ispirazione, il pensiero, le sensazioni, la realizzazione, i gesti, l’intricata lavorazione artigianale che incarna il valore del “Fatto a mano”. In ogni sala sfilano pezzi unici delle collezioni di Alta Moda, sartoria e gioielleria; le creazioni dei due artisti affiorano sullo sfondo di installazioni spettacolari capaci di rapire e trascinare in un mondo dove magia e fantasia si fondono. La mostra, curata da Florence Müller, dopo Milano farà tappa in diverse sedi internazionali. Fino al 31 luglio, da martedì a domenica 10-19.30, giovedì chiusura alle 22.30. 

 

Busto –  Un mese dedicato all’arte tessile. Si apre dal 4 maggio “May Fiber”, rassegna d’arte fra tradizione e sostenibilità, un evento diffuso che vedrà coinvolte diverse realtà espositive oltre ai Musei civici, teatri di opere come la Venere degli stracci e il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto. Non mancheranno altre esposizioni di spessore come l’ormai tradizionale rassegna di Miniartextil che torna in città con alcune delle opere della 32 edizione. Al Museo del Tessile (negli spazi del secondo piano) inoltre, sarà allestita “I segreti del Blu”, una mostra tecnica sul colore blu in ambito tessile e tintorio: accanto a campionari, etichette e riviste d’epoca, tessuti, filati e prove di tintura verranno presentate opere tessili contemporanee, alcune appositamente realizzate o rielaborate. May Fiber, proseguirà fino al 2 giugno, accompagnata da una serie di incontri, approfondimenti, conferenze, laboratori e visite guidate. Orari al pubblico: Palazzo Marliani Cicogna, martedì – giovedì 14.30-18,
venerdì 9.30-13/ 14.30-18, sabato 14.30-18.30, domenica 15-18.30. Museo del Tessile:
martedì – mercoledì 14.30-18, giovedì 14.30-21, venerdì 9.30-13/14.30-18, sabato 11-18.30, domenica 11-18.30.

 

Gallarate – L’importante acquisizione dell’Archivio, della Biblioteca e di alcune opere di Vittorio Tavernari (1919-1987), uno dei più importanti scultori italiani del secondo dopoguerra, dà vita al Maga a “Vorrei scolpire l’Universo”, la mostra che si aprirà il 28 aprile negli spazi espositivi di via De Magri. L’esposizione, a cura di Emma Zanella e Alessandro Castiglioni, è parte del programma espositivo di Italia 2050, Centro di ricerca per l’arte italiana 1950-2050, fondato dal MA*GA nel 2023. Un patrimonio costituito da lettere autografe, da fotografie e lastre fotografiche, dal catalogo delle opere e dalla bibliografia completa dell’artista, dalla biblioteca personale, oltre a un prezioso fondo di lavori che l’artista ha sempre tenuto per sé. Tra le lettere e nelle pubblicazioni compaiono alcune tra le voci più prestigiose della critica italiana, tra cui Francesco Arcangeli, Carlo Ludovico Ragghianti, Marco Valsecchi e Mario De Micheli. Il percorso espositivo si apre con il richiamo a due significativi episodi per la città di Gallarate: la partecipazione dell’artista alla seconda edizione del Premio Nazionale Arti Visive cittadino nel 1951 e la realizzazione della Fontana di Piazza Libertà, scolpita dall’artista in taglio diretto nel 1955. L’esposizione rimarrà aperta al pubblico sino al 1° settembre nei seguenti orari: martedì, mercoledì, giovedì e venerdì: 10 – 18; sabato e domenica: 11 – 19.

 

Gallarate – Sempre al Maga si apre al 28 aprile, Astrazione mediale, personale di Davide Maria Coltro. La mostra, inserita nel programma delle attività del Museo nell’Era Post – Digitale, curata da Alessandro Castiglioni con il contributo critico di Elena Pontiggia, presenta la più recente produzione del pioniere e maestro della sperimentazione tecnologica  in cui il linguaggio mediale, caratteristico della sua cifra più autentica, assume nuove connotazioni astratte e sintetiche, capaci di evidenziare i rapporti tra gli elementi fondamentali della pittura elettronica, quali bit e pixel, in un codice da lui stesso definito “pittura oltre la materia”. Il percorso espositivo si compone di una serie di nuove installazioni, appositamente pensate e costruite per gli spazi gallaratesi, in cui i “Quadri Mediali” si caratterizzano per un flusso generativo astratto in costante mutamento e progettato dall’artista da remoto. Le opere dell’artista verranno trasmesse nei totem digitali di comunicazione cittadina, riproponendo il concetto di “Quadro civico” che l’artista aveva già presentato a Shanghai, in Cina, nel 2006. La mostra rimarrà in calendario sino al 1° settembre. Orari al pubblico: martedì, mercoledì, giovedì e venerdì: 10 – 18; sabato e domenica: 11 – 19. (ph.© Chiara Ferrando).

 

Alba – Sono esposti i ritratti fotografici di italiani famosi, scattati dagli anni’ 90 in poi, nella mostra Harari/Italians. Grandi Protagonisti tra Novecento e Duemila in corso alla Fondazione Ferrero. Una serie di scatti in divenire che, anno dopo anno, si arricchisce di nuovi volti. Nelle immagini, Guido Harari, albese di adozione porta, con i ritratti di musicisti, personaggi particolarmente a lui cari, artisti, scrittori, intellettuali, imprenditori, volti noti della società italiana degli ultimi decenni. II progetto espositivo in progress, prende spunto dal programma televisivo “Italians”, dove dopo le interviste del giornalista Beppe Severgnini i personaggi si mettevano in posa negli studi Rai per essere ritratti dal fotografo. L’esposizione, arricchita dalla proiezione del documentario “Guido Harari. Sguardi randagi” (Italia, 2023, 52’) per la regia di Daniele Cini, proseguirà sino al 26 maggio. Orari al pubblico, giovedì e venerdì 15-19, sabato, domenica e festivi 10-19.

Bergamo – Napoli a Bergamo. Uno sguardo sul ‘600 nella collezione De Vito e in città è il titolo della rassegna ospitata sino al 1° settembre all’Accademia Carrara.40 le opere esposte delle quali una ventina provenienti dalla Fondazione De Vito altre ancora in prestito da chiese e istituzioni del territorio in un percorso che approfondisce il legame tra le due città. La mostra, a cura di Elena Fumagalli e Nadia Bastogi è aperta al pubblico nei seguenti orari: lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì: 9.-19; martedì: 9-13; sabato, domenica e festivi: 9.30-20 Aperture serali straordinarie, fino alle 23 negli ultimi venerdì del mese. (ph ©-Fondazione Accademia Carrara).

 

Brescia – 13 dipinti e 10 ceramiche, gli ultimi due decenni di produzione di Agostino Ferrari, artista milanese che fino al 5 maggio espone Museo Diocesano. La retrospettiva, a cura di Elena Di Raddo e Mariacristina Maccarinelli analizza gli ultimi vent’anni di ricerca artistica, raccontando l’evoluzione del segno, tema focale dello studio di Ferrari, attraverso una selezione di opere che vanno dai primi anni duemila a oggi. Lo spazio esterno del museo ospita una sezione dedicata alle ceramiche bianche o nere, in cui la tridimensionalità delle ricerche pittoriche dialoga con la materia. Il percorso espositivo prosegue con la sala immersiva che presenta una videoinstallazione curata da Francesco Pio Bellisario, studente del DAMS per le Arti dell’Università Cattolica, progetto, creato appositamente per questo appuntamento con la volontà di approfondire la figura di Agostino Ferrari. Orari al pubblico: tutti i giorni 10-12/ 15 -18.

 

Varese –Entrare nel «Nel cuore del Congo» attraverso la mostra allestita in sala Veratti e organizzata dalle docenti Katia Visconti e Maria Francesca del corso di laurea in Storia e storie del mondo contemporaneo dell’università dell’Insubria. L’obiettivo dell’evento è quello di far conoscere l’arte e la storia congolese, in particolare la ricerca del mondo spirituale, le religioni, la comunicazione e la preghiera degli spiriti, la magia, la potenza di certe evocazioni, il contatto con la natura e con il mondo degli antenati. Sono esposte oltre 60 sculture e oggetti d’arte tradizionale, maschere e una ricca selezione di feticci, tessuti e altri oggetti rappresentativi dei diversi stili, che provengono da 27 villaggi congolesi e rappresentano 12 gruppi culturali. L’esposizione sarà visitabile sino al 5 maggio nei giorni di venerdì, sabato, domenica e festivi 10-13/14.30-18.30, ingresso gratuito.

Varese – Ultimi giorni per visitare, allo Spazio Polifunzionale Acli di via Speri della Chiesa Jemoli la personale dello scultore Ignazio Campagna dal titolo Domun Formae, a cura di Patrizia Di Modugnp. L’esposizione propone un’ampia panoramica della produzione dell’artista, dalle opere in marmo a quelle polimateriche, raffiguranti il suo interesse per la figura umana e come reagisce a movimento, tensione e torsione.  Gli ambiti di ricerca di Campagna, affondano radici profonde nella psiche umana in quanto ispirati al mito, al sacro, al femminile e alle questioni sociali. La narrazione, per lo scultore, non è solo un punto di partenza e di arrivo nella realizzazione dell’opera ma è piuttosto l’anima che la sostanzia, quella forza che tutti possono percepire. La mostra si concluderà il 5 maggio. Orari: giovedì e venerdì 16-19, sabato e domenica (1 maggio compreso) 10.30-12.30/15-18. Visite su prenotazione telefonando al 3922872800.

Legnano – Si apre domani 27 aprile, alle 17.30, all’Atelier Ferioli la prima delle due collettive organizzate in collaborazione con lo Spazio Arte Carlo Farioli di Busto (che inaugurerà il 4 maggio alle 17.30) dal titolo “PRIMAeVERA”. Un evento che intende celebrare il significato della stagione che più delle altre porta a riflettere sulla ripresa, sulla rinascita e sul desiderio di ricominciare, “veramente”. E lo fa attraverso il linguaggio dell’arte alla quale soo stti invitati 15 artisti, un modo per ravvivare il “grigio” al quale ci si sta abituando, con la forza dei colori. Gli artisti che hanno aderito all’evento: Giovanni Beluffi Francesco Campanoni, Silvia Cibaldi, Santino Croci, Luisella Dell’Acqua, Carlo Farioli, Vittoriano Ferioli, Maria Cristina Limido, Massimo Massarelli, Silvia Menuzzi, Carmelo Occhipinti, Attilio Pedretti, Stefania Pellegatta, Laura Puccetti e Ivo Stelluti. Nelle giornate inaugurali sono previsti differenti interventi di personaggi come l’attore Pongo e l’artista pasticcere Fabio Longhin. In programma una straordinaria performance degli artisti partecipanti all’evento dal titolo “Ciama l’erba”. La mostra a Legnano proseguirà sino al 12 maggio con i seguenti orari:giovedì-sabato 16.30/19; domenica 10.30/12 – 16.30/19. A Busto invece rimarrà in calendario dal 4 al 19 maggio sempre nei medesimi orari: