Novara – La chiave di lettura che caratterizza la collettiva “Illumin-azioni”, con inaugurazione sabato 27 aprile alle 17,30 alla Fondazione Lucrezia Tangorra Onlus, appare insita nel titolo.

La misura del trattino posto tra le due parole distingue la percorrenza che dalla scintilla ispiratrice porta alla fattività pratica. Non procederemo pedissequamente per ordine alfabetico ad illuminare i lavori dei 19 artisti presenti in mostra, proprio nel rispetto di quelle insondabili dinamiche interiori che dal kaos immaginifico portano alla razionalità del fare.

Nei mondi folli e selvaggi di Lino Molinario si sovrappongono oniriche figure distinte da variazioni genetiche mosse da istintive emotività, come in attesa che il loro creatore le conduca verso un possibile contesto narrativo.

Massimo Romani affida la sua sintesi espressiva ad un oggetto simbolo dello scrivere, contestualizzandolo in una costrizione simbolico-formale dà cosi vita a un misurato equilibrio di spazio nello spazio.

“Noi non siamo quello che crediamo di essere, siamo come gli altri ci vedono”, l’affermazione di Luigi Pirandello si attaglia ai ritratti di Fabrizio Molinario. Tale ambivalente ruolo pone alcuni quesiti sulle dinamiche che li hanno portati ad assumere stravolte fattezze.

Un doppio moto, centrifugo e centripeto, pulsa nelle opere di Pietro Lo Presti.

Il respiro cosmico di quelle braci cromatiche tende ad un ipnotismo percettivo entro il quale il senso del mistero assume cadenze avviluppanti.

Nei pulsanti mondi vividi di colori creati da Davide Ferro, sono i personaggi a conferire dinamicità agli spazi.

Ognuno di essi, con la propria personalità, si pone agli altri dando vita ad una fiabesca armonia sociale.

Il movimento ascensionale retto da un impalpabile pulviscolo nero tende, nei lavori di Enzo Fiore, a definire la spazialità superiore della superficie piana.

In quel silente incedere pare di scorgere il secolare mistero delle cadenze temporali.

Una germinante disseminazione immaginifica freme nelle opere di Corrado Bonomi, dove dinamiche pulsioni palpitano di misurata e sottile ironia.

Irreale e reale tendono ad arrogarsi il potere di rivelare quali siano le alchimie che animano i distinti moti di complicità.

Mauro Ferraris, connota le sue figure femminili con l’inesausta volontà di apparire attraverso inconsce pulsioni.

Oltrepassando i confini del pudore ognuna di esse fa del desiderio il metro della propria esistenza.

Come riemerse da una memoria profonda, gli scorci urbani di Michael Rotondi rivelano una ritrosa e ispida bellezza. Quelle architetture avvolte da profondi ansiti traggono la loro valenza dalla riemersioni dei ricordi, da quella lontananza storica in cui l’autore le ha cristallizzate nobilitandole.

“Illumin-azioni” – Novara – Fondazione Lucrezia Tangorra Onlus, V.le Buonarroti 26. Inaugurazione sabato 27 aprile ore 17,30. Fino al 5 maggio 2024. Orario: venerdì- sabato e domenica 16-19

Mauro Bianchini