L'assunto creativo di Sol LeWitt (Hartford 1928 – New York 2007), uno dei massimi esponenti del movimento minimalista sorto negli Stati Uniti agli inizi degli anni '60, è immediatamente riscontrabile appena varcata la soglia della Galleria Cardi a Milano.
Nell'imponente spazio espositivo, moduli di geometrica struttura, misurano la loro tridimensionalità, con la presenza di opere pittoriche di grande formato.
Ad unire i due mondi, è la percorrenza fisica e visiva dei visitatori, poiché, come è naturale, un'opera tridimensionale va percorsa a 360°.
Ma quelle presenti in mostra, vanno anche indagate al loro interno, in quanto il succedersi di cubi aperti, o quadrati uniti, compongono vie trasversali che danno vita ad articolate vie di fuga.
Nelle opere pittoriche, definite da sfondi dalle cupe tonalità, il movimento è dato da ondulatorie trame orizzontali: come un mare dentro.
Lo spazio superiore riserva due parallelepipedi di grandi dimensioni, privi di alcuni lati, a definire altre possibilità di equilibri formali, ma anche il senso di dilatazione e separazione dalle strutture di origine presenti nella spazio d'ingresso.

Sol LeWitt

Fino al 15 aprile
Milano -Cardi Gallery, Corso di Porta Nuova 30
Orario: lunedì-venerdì 10-19