E' morto improvvisamente Alfredo Castiglioni, celebre esploratore, archeologo, storico, uomo di cultura, ricco di spirito avventuroso e amore per la scoperta.

Nati a Milano e laureati in economia all'Università Cattolica, Alfredo e il fratello gemello Angelo sono stati protagonisti per oltre mezzo secolo di spedizioni importanti, soprattutto in Africa: Sahara, Egitto, Etiopia, Libia, Congo, Camerun, Eritrea e molte altre zone impervie, difficili, riarse dal sole o immerse nella giungla. Nelle molte interviste rilasciate in tutti questi anni, e nelle 16 pubblicazioni conosciute e studiate in Italia e all'estero,

Angelo e Alfredo hanno sempre illustrato le proprie avventure con la semplicità e la genuinità di chi non cerca la gloria, ma solo una ragione di vita. E quella ragione affonda le radici nella ricerca, nello scavo: che non si risolve nel semplice gesto fisico o nei reperti rinvenuti, ma in un viaggio verso le origini, la Natura, lo spirito delle cose, delle genti, fino ad arrivare al principio, al punto di partenza, perché solo così è possibile capire meglio ciò che c'è oggi e immaginare ciò che potrà esserci domani.

I reperti esposti a Villa Toeplitz, a Varese, diventano ora uno straordinario lascito culturale, umano, esistenziale, da conoscere, scoprire e studiare a fondo.
Il mese prossimo Alfredo avrebbe compiuto 79 anni. Per la prima volta quel compleanno sarà celebrato dal solo Angelo, gemello cui il destino ha voluto portare via la metà del cuore e dell'anima. A lui, a Marco e a tutti i loro cari, il nostro più sentito affetto. Ad Alfredo, il nostro grazie e il nostro augurio, affinché trovi, anche lì dov'è volato, un mondo da esplorare.