SS.Nazaro e Celso a CastronnoSS.Nazaro e Celso a Castronno

Nessuna certezza – Nel 2007 la parrocchia castronnese, attraverso la Curia di Milano, e il Comune di Carnago hanno richiesto a Finlombarda – finanziaria della Regione Lombardia preposta al finanziamento alle imprese- dei fondi di rotazione per ottenere un sostegno economico ai progetti di restauro, rispettivamente della Chiesa dei Santi Nazaro e Celso e dell'ex-chiesa campestre di San Rocco. Il mese scorso la Regione ha pubblicato le graduatorie e i due edifici compaiono nell'elenco degli degli ammessi ai finanziamenti, ma non si sa ancora con certezza se riceveranno il contributo richiesto.

Il Comune di Carnago – L'arch. De Boni dice che la richiesta di circa 76 mila euro è stata fatta sostanzialmente per il lotto conclusivo, riguardante il risanamento della chiesa sconsacrata di San Rocco, in particolare per il lavoro di pulizia e consolidamento degli intonaci e per il recupero delle decorazioni presenti sulla facciata neoclassica dell'edificio. "Quella di San Rocco", dichiara De Boni, "è una struttura alla quale la popolazione è molto legata e che se in passato è stata parzialmente ristrutturata, è stato fatto, per adibirla a sala polivalente, in particolare a spazio per concerti di musica classica e manifestazioni simili, essendo disposta di un'ottima acustica.

La parrocchia di Castronno – Don Flavio vorrebbe ricevere i finanziamenti per il lavoro di pulizia e consolidamento delle decorazioni pittoriche delle pareti interne della chiesa. "Benché la Curia milanese abbia presentato una richiesta pari a 252 mila euro, la quota totale", rivela il parroco, "si aggira intorno ai 500 mila euro". Cifre da capogiro per una parrocchia, che ovviamente non può fare affidamento solo sul buon cuore della comunità.

S.Rocco a CarnagoS.Rocco a Carnago

Qualche lamentela – I criteri di selezione dei progetti esistono e riguardano per esempio gli aspetti tecnici suddivisi nei gradi della progettazione che sono quello preliminare, definitivo ed esecutivo. "È ovvio che la presentazione di un progetto esecutivo vale molto più di uno preliminare e che quanto più un ente richiedente si assume quote di sostegno economico, tanto più la Regione gli assegnerà un punteggio elevato nella graduatoria finale, però i veri criteri di scelta non si conoscono", dice De Boni. E lo stesso dichiara il parroco di Castronno: "Dietro il finanziamento sicuro dei progetti  probabilmente ci sono anche motivazioni politiche".

Senza contributi, cosa fare? – La risposta è netta in entrambi i casi: "non si farà niente, ci vogliono troppi soldi!" De Boni, addirittura, non sa nemmeno se, pur ricevendo il contributo, questo potrà essere utilizzato, dato che il patto di stabilità fra governo e comuni limita molto le spese degli enti locali, ma bisognerà vedere i cavilli della nuova finanziaria per pronunciarsi con certezza. D'altro canto Don Flavio pensa che la chiesa rimarrà nella condizione in cui è, a meno che dalla vendita dell'Oratorio Vecchio non si riuscirà a ricavare una somma che, anche se non sufficiente a coprire quella necessaria per il restauro della parrocchia, per lo meno dia la possibilità di iniziare i lavori di recupero delle decorazioni pittoriche.Speriamo, dunque, in bene, visto che l'impegno umano per la conservazione del patrimonio ancora una volta c'è, tra l'altro sia da parte civile che religiosa.