L'artistaL'artista

Abile disegnatrice e amante sincera dell'Arte. Marinellia Pirelli si è spenta stamattina, 29 giugno 2009, in una casa di cura a Biumo Superiore.
E' scomparsa a Varese, dopo un mese di degenza a seguito di un ictus.
Nata a Verona nel 1925 l'artista si traferisce presto a Belluno dove compie gli studi classici, quindi si iscrive alla facoltà di Lettere e Filosofia all'Università di Padova, ma non si laurea. Esordisce come pittrice nel 1943; nel '47 si trasferisce a Milano dove lavora come costumista, scenografa e attrice con la compagnia Il Carrozzone di Fantasio Piccoli insieme a Romolo Valli e Aldo Trionfo. Nel 1950 si sposta a Roma dove lavora presso la Filmico, casa di produzione di cartoni animati.
Nel 1953 sposa lo scrittore Giovanni Pirelli da cui ha due figli.

Gli anni Sessanta e Settanta sono gli anni per lei della grande sperimentazione artistica; proprio nel '60 si trasferisce definitivamente a Varese, città natale del marito, mantenendo assidui contatti con Roma.
Non abbandona la passione per il cinema alla quale si sovrappongono le nuove esperienze legate alla rappresentazione della luce.
Nel 1960 tiene anche la sua prima personale alla Galleria delle Ore di Milano. Nel 1964 vince la Coppa Fedic, Federazione italiana dei Cineclub per il film Pinca Palanca. Nella sua carriera ha realizzato 14 film sperimentali in 16 millimetri.

Nel 1998 esce una monografia a lei dedicata curata da Flaminio Gualdoni e presentata presso la Galleria Marconi di Milano. Nel 1999 si tiene una antologica al chiostro di Voltorre di Gavirate curata da Tommaso Trini e Paolo Biscottini. Nel 2003 sue antologiche sono preparate al Museo d'arte moderna di S. Paulo del Brasile e alle Scuderie di Villa Panza a Varese. Nel 2004 un'altra importante personale è allestita alla Permanente di Milano. Sperimentatrice, avanguardistica, nel corso della sua attività ha indagato incessamente il rapporto tra luce e ambiente, un rapporto reso tangibile dai cicli dei Pulsar, delle Meteore e degli ambienti detti Stanze di luce.

Marinellia Pirelli tra le sue roseMarinellia Pirelli tra le sue rose

L'ultima 'comparsa' varesina risale allo scorso anno, quando, in contemporanea alla mostra 'Marinellia Pirelli: 1950-2008' organizzata presso la Fondazione Mudima di Milano, Emilio Ghiggini ha ospitato nella sua galleria un'omaggio alla grande artista.
"Una persona di spessore, di qualità e eclettica" dice oggi il gallerista "una donna geniale. Speriamo che lasci tanto alla città". Accanto alle parole di Ghiggini il rammarico di Silvio Monti, uno tra gli artisti varesini fortemente legati alla Pirelli: "Lascia un enorme vuoto, a noi, all'arte e naturalmente alla sua famiglia".
Varese perde così un altro pezzo importante della sua storia più recente, mancherà Marinella Pirelli a chi ha avuto il piacere d'incontrarla e di lasciarsi trascinare almeno una volta nei suoi racconti; racconti di vita, di amori, di passione e d'arte.