Milano – E’ un invito a esplorare e celebrare la ricchezza delle relazioni umane in tutte le loro forme “Connections 2.0”, collettiva di sei artisti organizzata da Indipendent Artist in apertura da domani, 3 maggio, negli spazi di via Maroncelli 7 (inaugurazione alle 18). Una selezione di opere sollecita alla riflessione sul potere trasformativo delle connessioni umane e sull’importanza di coltivare legami significativi nella vita quotidiana.

La mostra, a cura di Martina Buttiglieri,   vuole essere una collettiva che esplora le diverse visioni degli artisti e le loro interpretazioni e cercare una connessione creata dalla confluenza dei molteplici stili. Si crea così una sorta di racconto, tra affinità ed incroci che riesce a dar vita ad un dialogo in un’universalità di connessioni. Ciascuna opera con una propria identità e una propria espressione, linguaggi differenti e singolari che si intrecciano fra di loro in un armonioso dialogo visivo.

Gli artisti di Connections 2.0 sono: Federica Aiello Pini, Carlo Benvenuti, Marco Croci, Antonio Franchi, Carlo Olper e Adriana Puppi

Federica Aiello Pini (Parma, 1980) con le sue opere astratte, esplora il concetto di connessione spirituale e universale, trasmettendo un senso di armonia e unità, invito allo spettatore a riflettere sul legame intrinseco che ci unisce tutti come esseri umani. La natura è per lei fonte d’ispirazione e stimolo per indagare la realtà e le connessioni nascoste dietro l’apparenza, immaginando di esplorare e connettere dimensioni spazio-temporali, muovendosi dal microcosmo al macrocosmo senza soluzione di continuità: lo fa attraverso l’uso di tecniche miste capaci di evocare percezioni e sensazioni differenti, e collage fatto di pezzi di sue opere precedenti, strappati e riassemblati, in una comunione e fusione di tempi diversi.

Con le sue sculture ed installazioni, Carlo Benvenuti (Parma, 1952) esplora il concetto di connessione fisica e spaziale. Attraverso l’uso di forme geometriche e linee fluide, le sue opere trasmettono un senso di movimento e dinamismo, invitando lo spettatore a riflettere sulle interconnessioni tra gli individui, il loro ambiente e sull’artificialità delle cose.

Utilizzando l’arte digitale e la fotografia come medium principale, Marco Croci (Carate Brianza, 1982) cattura momenti fugaci di intimità e connessione umana. Le sue immagini offrono uno sguardo intimo sulle relazioni umane nel loro stato più autentico. Attraverso le sue opere esplora il tema dell’interconnessione digitale nell’era moderna. Utilizzando video, suoni e immagini digitali, l’artista ci invita a riflettere sulle implicazioni della tecnologia sulla nostra capacità di connetterci con gli altri e con noi stessi. Tuttavia, emerge anche chiaramente il concetto di relazione con il mondo vegetale e l’opportunità di apprendimento che possiamo trarre da questo.

Per Antonio Franchi (Siena, 1968) l’espressione si manifesta attraverso accese luminosità coloristiche e campiture sorrette da un’idea di definizione geometrica. In ogni dipinto la presenza del soggetto (il luogo) è soltanto percepita, proponendo ad ognuno, attraverso il titolo dell’opera, la propria lettura e l’immedesimazione nelle proprie esperienze e nelle proprie memorie.

Elementi minimi ed essenziali caratterizzano i lavori di Carlo Olper (Milano, 1961). Sono elementi spesso aniconici, a cui egli attribuisce un valore simbolico, che divengono occasione di riflessione interiore, di un momento di ripiegamento verso sé stessi, quasi compiendo una progressiva liberazione dalla figurazione geometrica, che si traduce in un libero fluire di pensieri, di energia e di poetico affilato verso l’alto.

Adriana Puppi (Pecs – Hungary, 1948) utilizza il tessuto come mezzo espressivo. Le sue opere sono un esempio eloquente di come il tessuto possa trasformarsi in un linguaggio universale, ricco di simboli e significati. Le sue creazioni tessili catturano non solo l’occhio, ma anche il tatto e persino l’anima, invitando lo spettatore a immergersi in un mondo di texture, colori e emozioni.

Storie che si svelano dietro ogni pennellata, ogni cucitura, ogni forma. In un momento in cui il mondo ha più che mai bisogno di connessione e comprensione reciproca, “Connections 2.0” si erge come un faro di speranza e di bellezza, un invito a scoprire la ricchezza che nasce dall’incontro tra le diversità umane e artistiche.

L’esposizione  sarà visitabile fino all’11 maggio. Gli orari: dal mercoledì al sabato,15 -19. L’ingresso alla mostra è libero e gratuito.