Varese – Nella nuova personale di Luca Gastaldo, intitolata Semi di Spirito, in apertura dal 4 maggio alla Galleria Punto sull’Arte(inaugurazione dalle 11 alle 13), l’artista accompagna nell’universo complesso e fatato del nostro immaginario. I Semi di spirito” ai quali si riferisce il titolo nascono dalle storie che l’artista raccoglie da letture dell’infanzia.

Sono semi di immaginario, la parte non materiale del nostro essere, cui l’artista milanese attinge da sempre per le sue tele, improntate a un acceso romanticismo, alla ricerca del vissuto che si fa materia. Nei suoi quadri appare sempre una fonte luminosa, sia essa quella di una finestra illuminata o di un raggio lunare, il chiarore di un’alba o il baluginare di lontani lampioni. Una luce pilota, sorta di anima inquieta che in fondo è quella dell’artista, la fiammella della creazione, la scintilla del ricordo. È la stessa fiducia che l’uomo ha sempre avuto nel cambiamento, nell’evoluzione spontanea di un’idea, della materializzazione di un sogno, di un desiderio in grado di regalare emozioni colorate.

«Gastaldo dipinge cieli blu, il colore dell’introspezione e dei sentimenti profondi, ma anche della spiritualità, –  scrive nel testo critico Mario Chiodetti. – Paesaggi in cui la terra a volte è soltanto una striscia, un basamento su cui poggiare la materia dell’incanto, la memoria di suoni, parole, gesti, racconti che di colpo si svelano. Così incomincia la storia, la narrazione inconscia di qualcosa a lungo rimasta nascosta nel profondo, sedimentata in strati di ricordi, a volte lontani altre frutto di immediate sensazioni evocate dalla musica o da un verso poetico»

«Da bambino Luca assieme ai fratelli ascoltava musicassette con le favole recitate da attori famosi, un modo straordinario per “fare scorta” di un immaginario che oggi gli serve da tavolozza e da difesa contro un mondo troppo veloce, e quella casetta che così spesso appare nei quadri è quella della sua mente, illuminata da fantastici personaggi e da storie inverosimili ma appassionanti.

I suoi quadri partono da un’idea, ma spesso strada facendo la direzione cambia, la fantasia prende il sopravvento e sulla pianta della storia iniziale si innesta un germoglio rigoglioso.

Nuove sensazioni e ricordi si affacciano all’orizzonte, forse evocati da un ascolto musicale o da un verso poetico. Gastaldo cerca dentro sé stesso il fanciullo che rimaneva affascinato dalle fiabe e oggi indaga i sentimenti di scrittori e poeti, da Pascoli a Pavese, ma anche quelli dei musicisti amati, Louis Prima, Fats Domino o Tracy Chapman, fonte continua di ispirazione assieme alla sperimentazione cromatica. Nei paesaggi di Luca, raramente appare la figura umana, ma l’uomo, pur assente, è il protagonista delle emozioni trasmesse dalla Natura, in una sorta di comunione ideale tra spirito e materia. «I miei quadri escono da soli, magari l’idea all’inizio è diversa, poi evolve in qualcos’altro, ma non cerco a forza la novità. Vorrei che chi guarda le mie opere esprima le proprie emozioni così come le ho espresse io. Per questo mi piacerebbe mettere una poltrona davanti a ogni tela, per permettere al visitatore della mostra di sedersi come in salotto ed “entrare”, attraverso l’ascolto, nella storia che ho visualizzato. In passato, infatti, ho dipinto anche quadri legati a canzoni, e ho realizzato installazioni ponendo delle balle di fieno per terra davanti alle opere e diffondendo nell’aria il profumo dell’erba appena tagliata», dice Gastaldo. Anche i titoli dati alle tele sono fantasiosi: «A quadro finito metto la musica perché mi ispiri per il titolo, e a volte ci sistemo il verso di una poesia o la strofa di una canzone, è un suggerimento per leggere l’opera».

Al Vernissage della mostra, allestita nella sede principale della Galleria, in Viale Sant’Antonio 59/61 a Varese (Casbeno) sarà presente l’artista. La mostra potrà poi essere visitata, nello stesso giorno, dalle 14 alle 17. L’esposizione proseguirà sino al 1 giugno nei seguenti orari: da martedì a sabato 9.30 – 17.