Chi negli anni '70 e oltre frequentava il Capolinea a Milano ha avuto la possibilità di ascoltare jazzisti di livello internazionale tra questi si esibì in quel mitico locale anche Gerry Mulligan (New York 1927-Darien 1996) e più vicino a noi geograficamente anche al Cinema Teatro delle Arti a Gallarate nel '77, in sestetto, dove lasciato il sax baritono si sedette al pianoforte incantando il pubblico con una successione armonica memorabile.
A ricordare il grande musicista (compose anche opere sinfoniche) nelle vesti di pittore concorre la mostra in corso presso la Galleria Milano con il titolo "Gerry Mulligan. Il ritmo dell'immagine", con opere su carta di medio e piccolo formato percorse da un continuo di segni in turbinosa percorrenza con intrecci, sovrapposizioni, fughein profondità per riapparire in rilievi spiazzanti.
Se idealmente si potesse tradurre in pittura la musica di Mulligan, questa avrebbe potuto assumere la valenza di una vera e propria partitura.
A dare rilevanza alla variazioni segniche compaiono, in alcune opere, macchie di colore come sospensioni meditative, atte a mettere ancora più in evidenza l'effervescenza creativa dell'artista.
Ipotizzando le pareti come un pentagramma, l'allestimento propone a sua volta modulazioni ritmiche, disponendo le opere come fossero note o pause dalla differente consistenza temporale quali crome, biscrome, minime o semiminime per tempi semplici, complessi o in contrappunto.

Insomma, una buona occasione per ricordare il grande Mulligan come jazzista e come pittore.

Info.
Gerry Mulligan – "Il ritmo dell'immagine"

Milano – Galleria Milano, Via Manin 13, Via Turati 14
Fino al 16 novembre
Orari martedì-sabato 10-13/16-20