Sono oltre quaranta le opere d'arte che compongono l'omaggio artistico in memoria di Giuseppe Vittorio Parisi, ospitato dal Civico Museo di Maccagno che porta il suo nome.
Un percorso di vita artistica segnata da un impegno costante per la divulgazione e la valorizzazione dell'Arte Contemporanea.
"Una narrazione per exempla, una panoramica che dia conto delle innovazioni così come delle anticipazioni di soluzioni artistiche che hanno cambiato il corso della cultura dei nostri giorni. Quella di Maccagno non vuole essere una mostra antologica ma un tributo, un grato festeggiamento a cento anni dalla nascita del fondatore del Civico Museo – spiega Clara Castaldo, giornalista, storico dell'arte e curatrice della rassegna – Con lo staff del Civico Museo abbiamo pensato ad un allestimento che riportasse allo sguardo del pubblico una selezione di opere, alcune delle quali inedite, che danno conto della vastità dei materiali impiegati da Giuseppe Vittorio Parisi per i propri lavori. Ma anche degli studi, delle riflessioni intellettuali, delle tangenze e in molti casi delle "previsioni" profetiche su quelli che sarebbero diventati i nuovi e rivoluzionari corsi delle arti visive. Così, idealmente, oltre le opere selezionate per l'occasione, si possono intravedere significative tangenze e rimandi ai lavori di Lucio Fontana, Jean Fautrier, Alberto Burri, Robert Motherwell, Ellsworth Kelly, Frank Stella e Barnett Newman. A me pare, insomma, che il percorso di Giuseppe Vittorio Parisi si presenti in consonanza con le esperienze artistiche a forte vocazione razionale, nate sotto il segno dell'astrazione geometrica, sviluppatesi tra 1945 e 1969, destinate a "bussare fino alle porte" della optical art. Tanti sono i richiami – talvolta solo accennati, altre volte più schietti e presenti – ai sentieri di ricerca di Max Bill, Johannes Itten, Josef Albers, e gli italiani Pietro Consagra, Atanasio Soldati, Mauro Reggiani e Bruno Munari".

Nato nel 1915 a Maccagno, Giuseppe Vittorio Parisi si forma a Milano e successivamente a Roma dove frequenta il Centro Sperimentale di Cinematografia, approfondendo i temi legati alla visione e conseguendo nel 1942 il diploma di regia.
Dagli anni Trenta matura la propria vocazione all'arte astratta, elaborando un linguaggio fondato sui valori della razionalità, della struttura compositiva, dei materiali all'epoca sperimentali e arditi.
Attivo promotore del rinnovamento nelle Arti e fautore della continua ricerca entro l'orizzonte della contemporaneità, Giuseppe Vittorio Parisi sviluppa la propria ricerca nel campo della pittura e della scultura, insegna educazione visiva negli istituti superiori d'arte di Roma e Velletri, tenendo corsi di industrial design presso il suo studio.
Risale agli anni Settanta il progetto della costituzione di un Museo d'Arte Contemporanea a Maccagno, idea accolta dall'Amministrazione Comunale e tradotta nella realtà attuale del Civico Museo, firmato dal celebre architetto Maurizio Sacripanti.
Parisi era un punto di riferimento per il territorio luinese. Era l'Artista del territorio, colui che più di venti anni fa ebbe l'idea di creare un museo che diventasse un punto di riferimento per l'arte contemporanea, un centro culturale importante affacciato sul lago e sulla vicina Svizzera, quindi che strizzasse l'occhio ai rapporti internazionali.
"Il Fondo iniziale, costituente la Raccolta del Museo – spiega Fabio Passera, sindaco del Comune di Maccagno con Pino e Veddasca – consiste nella cospicua donazione effettuata dai coniugi Parisi Valle, comprendente opere a firma del nostro storico concittadino e molte altre appartenenti a noti autori del Novecento. Quello che ospitiamo, fino al primo di novembre, è un omaggio in ricordo dell'opera, della ricerca teorica e della sperimentazione artistica e visiva di Giuseppe Vittorio Parisi. Sono davvero contento che oggi il Museo cittadino riesca ad attirare sempre nuovo e diverso pubblico; credo che sia il modo più autentico e giusto non solo per ricordare la memoria del suo fondatore, ma anche per rinnovare il mondo culturale prealpino, allargando sempre più i potenziali fruitori dei luoghi di cultura, condividendo interessi ed aspettative delle nuove generazioni, anche in senso europeo".
La mostra, evidenziando nella coralità di linguaggi, tecniche e mezzi espressivi frequentati da Parisi, ne sottolinea la versatilità artistica e la continuità di ricerca in dialettica con gli artisti del Novecento, da Lucio Fontana ad Alberto Burri, entro l'orizzonte della contemporaneità, per "educare al gusto e alla funzionalità etica, sacrale e spirituale dell'arte".

Info.
1915-2015. Un secolo con Giuseppe Vittorio Parisi

Fino al 1 novembre 2015
Orari per le visite: venerdì dalle 15.00 alle 19.00
Sabato dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00
Domenica dalle 10.00 alle 12.00 e 15.00 alle 19.00
ingresso: gratuito