Il gesso del monumento al Cacciatore delle AlpiIl gesso del monumento al
Cacciatore delle Alpi

Temi iconografici celebrativi ma anche venati di crudo realismo, monumenti che oggi sono quasi ridotti ad anonimi spartitraffico ma che, ad uno sguardo più attento – o solo meno veloce – raccontano pagine importanti della storia locale; autori che con le loro opere hanno fatto grande la scultura nazionale dell'Ottocento e soprattutto sono stati capaci di "far scuola" e di lasciare un gran seguito di allievi e di epigoni anche nel XX secolo.
 
Tutto questo e molto altro è lo Speciale di Artevarese dedicato alla scultura dell'Ottocento: un breve viaggio tra Viggiù, Gorla, Ligornetto, ma anche Milano e Como. Un affondo critico ed iconografico che caccia maggiore attenzione dentro alle opere di Vincenzo Vela, Giuseppe Grandi, Odoardo Tabacchi, Enrico Butti e molti altri. Un piccolo contributo che si aggiunge – o completa – i molti che, in questi mesi, proseguono i festeggiamenti per il 150° dell'Unità d'Italia, nella convinzione che al di là di tutte le esposizioni temporanee, il tesoro più vasto, meglio fruibile e più completo sia quello che si snoda sotto i porticati e dentro i cortili dei palazzi antichi, per le vie e le piazze della città.

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