Quel che resta di Villa BianchiQuel che resta di Villa Bianchi

No al vincolo – L'ultimo stop ai lavori ordinato dalla Soprintendenza, il 28 settembre scorso, aveva fatto ben sperare l'Amministrazione comunale di Morazzone e tutti i cittadini che si erano appassionati a questa vicenda. Oggi scriviamo il capitolo conclusivo: Villa Bianchi tra qualche giorno non sarà altro che un cumulo di macerie. La demolizione del gioiello liberty di via Mameli è iniziata e procede di buon passo. La battaglia intrapresa da Vittorio Sgarbi e dal Comune, quindi, non sembra aver portato a buoni frutti.
 

Sindaco di Morazzone Matteo BianchiSindaco di Morazzone Matteo Bianchi

Parola al Comune di Morazzone – "Con immenso dispiacere apprendiamo che la Soprintendenza non ha apposto vincolo definitivo sull'ormai famosa Villa Bianchi. Quell'immobile è destinato alla demolizione. Come già detto, la nostra amministrazione non permetterà più scempi del genere e tutelerà in ambito urbanistico, con il nuovo PGT (piano di governo del territorio), tutti gli edifici che rappresentino il nostro importante patrimonio architettonico". Queste le ultime dichiarazioni del Sindaco di Morazzone, Matteo Bianchi. Dopo l'ordinanza, che risale allo scorso settembre, di sospensione dei lavori per mancanza di documentazione (necessaria per la costruzione) e per l'assenza dei sistemi di sicurezza nel cantiere da parte del Comune e lo stop alla demolizione, datato 28 settembre, arrivato dalla Soprintendenza,in questi giorni si pone il sigillo su una vicenda che ha smosso polemiche in tutta la nostra provincia. No al vincolo, sì alla demolizione.