Giancarlo Sangregorio a MalescoGiancarlo Sangregorio a Malesco

Nella valle dei pittori Giancarlo Sangregorio tra Somma Lombardo e la Val Vigezzo. Sono queste le due realtà che stanno a cuore all'artista e che omaggia con le sue creazioni e la sua presenza. Risale al maggio scorso la donazione di alcune sculture al comune di Somma Lombardo, paese di cui lo scultore è cittadino onorario. Ma, oltre a Somma e alla città dove risiede e lavora, Sesto Calende, è la Val Vigezzo l'altro luogo amato dall'artista, ed è proprio qui che Sangregorio ha voluto presentare i suoi ultimi lavori datati 2007/2008.

Il mulino – A Malesco, nelle sale comunali dell'Ex ospedale Trabucchi di origini settecentesche, oggi denominato Centro Culturale Ecomuseale, si scopre un Sangregorio pittore. Una serie di 15 pannelli di polistirene espanso, un materiale leggero su cui Sangregorio definisce i suoi personaggi, che fuoriescono 'a forti tracce', afferma l'artista. Profili e situazioni che ruotano attorno alla figura del mugnaio. Un uomo d'altri tempi, la sua fatica oggi sconosciuta; lontani anche i profumi, i movimenti e l'aria che si respirava in un mulino. Una realtà arcaica, antica, quasi primordiale.

Mulino del Tacc – Una realtà lontana dai nostri giorni che riprende vita in questa mostra, in cui attraverso l'arte di Sangregorio si scoprono donne, mugnai, pescatori, falciatori…non solo in bidimensione, ma grazie anche all'innesto di elementi in cartapesta eseguiti da Roberta Cerini. "Sono elementi che vanno quasi a fondersi con le opere di Giancarlo Sangregorio – spiega la giovane artista varesina – volumi leggeri che vanno a creare figure legate al senso dell'esposizione, ai simboli di un mondo che è stato soppiantato da altro". "Una rivisitazione storica che mi è stata ispirata anche dal luogo espositivo, dall'Ospedale stesso, con i suoi pavimenti consumati dal tempo, lavato dai secoli", confessa Sangregorio.

Tra ieri e oggi – La mostra si inserisce nelle volontà del giovane sindaco di Malesco, Federico Cavalli, intenzionato a portare nell'antica valle artistica, lasciandola intatta e nel pieno rispetto di questa, una ventata d'arte contemporanea. "E' questo lo spirito con il quale la mostra è stata voluta e organizzata, partendo dal mulino", sottolinea l'artista Roberta Cerini. E' la stessa a confessare che l'esposizione potrebbe essere riproposta in futuro anche nella nostra provincia.

'Il mulino del Patriarca'
opere di Giancarlo Sangregorio
interventi in cartapesta di Roberta Cerini

20 agosto – 19 ottobre 2008
Centro Culturale Ecomuseale
ex ospedale Trabucchi
Via Trabucchi
Malesco (VB)