Bestiario - Prima del viaBestiario – Prima del via

Specchio delle mie brame – Lo sguardo. Guardare e guardarsi. Un'analisi quotidiana che ognuno di noi affronta aprendo gli occhi sul mondo o vedendo se stesso. La visione che si ferma all'apparire o l'osservazione che penetra andando oltre. Giochi di riflessi, trasformazione, passaggi, cambiamenti. Due installazioni ed un lavoro fotografico. Gli interventi di Elisabetta Scarpini nascono dall'indagine di questo tema. Lo sguardo come azione da interpretare, da rielaborare in chiave artistica. Due lavori dedicati a Narciso: il primo "Narcissus' walking" è un'installazione elaborata che vede collocata sul soffitto una striscia fotografica che si rifletta in uno specchio percorribile posizionato al di sotto, sul pavimento. Un gioco di moltiplicazione e mutazione accresciuto dalla presenza dell'acqua che aumenta la deformazione al passaggio del pubblico. Il secondo "Short stories about narciso": tre foto con un intervento grafico che vede protagonista l'artista stessa, il suo volto è riprodotto e appare così Elisabetta come spettatrice che osserva.

Spazio – tempo – La seconda installazione invade uno spazio altrettanto ampio che viene affollato da 74 piccole figure, create dall'artista attraverso il riempimento di immagini fotografiche stampate su tela e cucite. Scatti realizzati ad insaputa di persone in attesa ad un semaforo, immagini rese tridimensionali che somigliano a piccoli pupazzi raccolti ironicamente dalla Scarpini sotto il nome "Bestiario"(prima del via). "E' evidente che l'attività del fermarsi a guardare, se stessi o gli altri, presuppone una dilatazione temporale attraverso cui tentare una via di accesso che conduca anche solo temporaneamente a una conoscenza a un'intuizione illuminante, che è legata ai temi dei lavori degli ultimi anni, ma mi interessava, in questa mostra, spostare l'attenzione sull'atto del guardare come strumento possibile di indagine e conoscenza" spiega l'artista.

Un particolare dell'installazioneUn particolare dell'installazione

Intrecci – La mostra allestita in uno spazio all'interno dell'azienda tessile di Cassano Magnago è la quarta di una serie ideata e curata dalla toscana Alessandra Scappini. "Sono arrivata nella vostra provincia tramite la curatrice che mi ha proposto di creare delle opere per questo spazio. Credo che il mio lavoro sia in sintonia con il luogo. Rispecchia la volontà e l'esigenza di questa nuova ditta di inserire elementi artistici collegati alla ricerca svolta per realizzare la propria collezione" sottolinea la Scarpini. Fino a gennaio sarà possibile scoprire gli ultimi risultati di una ricerca che Elisabetta porta avanti ormai da tempo "dedicatasi, all'inizio del suo percorso, alla pittura informale, intercalando nelle sue opere componenti pittoriche e aspetti di scrittura visiva, ha proseguito successivamente, adottando il ricamo che – come dice l'artista – è la continuazione della ricerca passata … racconto che si svolge nel tempo – traccia che rivela una presenza in stato d'attesa, testimonianza che esprime, attraverso trame di segni, l'urgenza dell'esserci, il desiderio di riscoprirsi come identità così da smentire ogni senso di perdita e di assenza" come sottolinea Alessandra Scarpini.

Elisabetta Scarpini
specchio, specchio delle mie brame

10 luglio 2008 / 10 gennaio 2009
a cura di Alessandra Scappini
Cuccirelli & co.
via Gasparoli 182
21012 Cassano Magnago (Varese)
la mostra è visitabile su appuntamento dal lunedì al venerdì