L’artista Yoshiko Kubota, performer di punta del famoso ed itinerante Festival dell’Oriente, sarà ospite nello storico Colorificio Checchi di Gallarate per una serie di incontri e workshop che illustreranno l’antica arte giapponese: dal Kintsugi, alla calligrafia e disegni su carta di riso, sino ad arrivare alle illustrazioni in stile Manga.

Il primo evento è Incontro d’artista con dimostrazione e si terrà il 20 gennaio presso lo show room Checchi di Via Da Vinci a Gallarate, all’interno dell’ex cotonificio Bellora, per toccare con mano il Kintsugi.

 Il kintsugi (金継ぎ AFI: [kʲĩnt͡sɨᵝɡʲi]), o kintsukuroi (金繕い), letteralmente “riparare con l’oro”, è una tecnica di restauro ideata alla fine del 1400 da ceramisti giapponesi per riparare tazze in ceramica per la cerimonia del tè, Cha no yu.
Le linee di rottura, unite con lacca urushi, sono lasciate visibili, evidenziate con polvere d’oro. Gli oggetti in ceramica riparati con l’arte Kintsugi diventano vere opere d’arte: l’impreziosire con la polvere d’oro accentua la loro bellezza, rendendo la fragilità un punto di forza e perfezione. Ogni ceramica riparata presenta un diverso intreccio di linee dorate unico e irripetibile per via della casualità con cui la ceramica può frantumarsi. La pratica nasce dall’idea che dall’imperfezione e da una ferita possa nascere una forma ancora maggiore di perfezione estetica e interiore.

Febbraio e aprile vedranno l’artista nipponica insegnare tecniche quali la calligrafia giapponese e il disegno su carta di riso e infine divulgare la filosofia alla base dei Manga e mostrare alcune tecniche per disegnare con questo stile molto amato anche in occidente.

Per un viaggio immersivo nel Giappone che divulga i propri segreti, insieme ad un’artista poliedrica e performativa, consultate il sito Checchi colori o prendete nota della locandina allegata.