Eleonora Fonseca di Pimeltel (partic.)Eleonora Fonseca di Pimeltel
(partic.)

Si allunga la lista di opere d'arte che, dal suolo varesino, sono state richieste alla mostra: "Scolpire gli eroi. La scultura al servizio della memoria" prevista a Palazzo della Ragione di Padova, dal 15 aprile al 26 giugno e curata da Cristina Beltrami e Giovanni Carlo Federico Villa. Oltre alle opere del Butti, di cui già si è detto, partiranno alla volta del Veneto ben sette capolavori dello scultore Odoardo Tabacchi (1836 – 1905), nativo di Ganna, oggi custoditi nell'Ex Municipio di Gorla Maggiore.
Ce li segnala e descrive, Antonio Calvenzani, Presidente della Fondazione Torre Colombera e del Fondo Tabacchi destinato a Gorla dagli eredi del grande scultore. "Raggiungeranno Padova, il gesso con Ugo Foscolo dopo il Trattato di Campoformio, quello di Garibaldi e della figura allegorica dell'Italia (restaurata proprio per la mostra che inaugura ad aprile), destinati al grande monumento di Torino, il gesso del Garibaldi di Montevideo, quello della longilinea Eleonora Fonseca Pimentel, del pensoso e crucciato Niccolò Tommaseo e quello più complesso del monumento equestre di Vittorio Emanuele II per il Vittoriano. Non bisogna dimenticare che il bronzo dell'Ugo Foscolo è oggi conservato al Museo di Arte Moderna di Roma e che esiste un equivalente in marmo in Francia, a testimonianza dell'altissimo valore e della fortuna internazionale di Odoardo Tabacchi, da annoverare certamente tra i grandi autori dell'epopea Risorgimentale".

Ad oggi purtroppo i gessi del grande maestro sono

Monumento Garibaldi in Montevideo (partic.)Monumento Garibaldi in
Montevideo (partic.)

conservati negli ambienti non accessibili al pubblico dell'Ex sede del Municipio di Gorla che attendono un consistente intervento di ripristino e di adeguamento architettonico per vedersi così trasformati nel tanto sospirato Museo Tabacchi. Ma complici il famigerato patto di stabilità, oltre a lungaggini burocratiche, cavilli e problemi bizantini di ogni sorta, il Museo deve ancora attendere. E intanto Calvenzani ricorda che il marmo della beffarda Cica Cica è una delle opere più importanti del Casinò di Sanremo, vinta dal comune ligure come terzo premio alla lotteria bandita per contribuire alle spese dell'esposizione di Torino 1884. E il busto di Luigi Ceccarini, militare e patriota Italiano, si trova sul Gianicolo, tra gli eroi della difesa di Roma. Nel mentre, Calvenzani sfoglia l'immenso book fotografico con le immagini in bianco e nero dei capolavori del grande scultore. 

Gorla Maggiore prosegue, dunque, nell'estenuante attesa di un Museo dedicato ad uno tra i più imponenti autori della scultura Ottocentesca, sperando che, se non per allestire in loco una rassegna dedicata alla scultura, il 150° dell'Unità d'Italia possa essere occasione almeno per non dimenticare o abbassare la guardia su questo immenso patrimonio di inestimabile valore.