Un solo anno: fu questo il tempo impiegato dai Malnatesi proprio un secolo fa per trasformare la vecchia chiesa di S.Martino, parrocchiale del paese, nell'edificio che oggi conosciamo. Grande fervore edilizio, grande partecipazione da parte di tutti, rimasto nell'espressione dei Malnatesi dell'epoca: "Mezzo Duomo in un anno".

A distanza di un secolo questa storia prende vita in un libro, presentato la scorsa domenica in occasione della festa del paese, "D.O.M. ET S.MARTINO EP. PATRONO": un agile volume che, nato come guida, ricostruisce le origini della chiesa, attraverso un rigoroso lavoro di archivio.

Diverse discipline concorrono in questa indagine storica: architettura, archivistica, storia, geologia, tutte allo scopo di ricostruire un pezzo di storia religiosa e popolare.

L'analisi archivistica ripercorre la storia della chiesa, già esistente nel Medioevo, citata spesso assieme alle altre malnatesi, S.Matteo e Monte Morone. Dell'edificio originario nulla più rimane, ma si hanno informazioni dalle visite pastorali del Borromeo: chiesa ad una navata, circondata su tre lati da cimitero, aveva il soffitto con travi a vista in legno, abside quadrata e un campanile tozzo. Grossi interventi di ampliamento vennero compiuti nel XVII e nel XIX secolo.

Nel libro viene riservato grande spazio a don Locatelli, parroco di Vergiate, prete-ingegnere, che venne chiamato all'inizio del Novecento per il progetto di ampliamento della chiesa malnatese: venne quindi edificata la chiesa attuale, la struttura più antica venne inglobata dal nuovo edificio, in un'impresa che vide la partecipazione spesso volontaria dei Malnatesei.
Lo sguardo artistico del volume si concentra sulla ricca decorazione lignea scultorea, sulle tele pittoriche e sugli affreschi, pertinenti a momenti cronologici differenti e, per lo più, riferibili a XVI-XVIII secolo. Infine, spazio alla tecnologia, con le indagini georadar, che hanno messo in evidenza alcune strutture al di sotto delle attuali, forse pertinenti alle fasi più antiche della chiesa.