La piccola chiesa di S.Vittore a Oggiona S.Stefano è tornata alla ribalta, con un nuovissimo progetto di recupero dell'edificio, recentemente presentato al pubblico, in una serata organizzata dalla Pro loco.

Da tempo la Pro loco si occupa della valorizzazione dell'edificio, attraverso iniziative quali la raccolta fondi: forte l'attaccamento della comunità alla chiesa, intesa nel suo duplice valore, cristiano ed artistico, come ha sottolineato il parroco.
Molto interessante la dedicazione all'edificio a S.Vittore, uno dei martiri più antichi della religione cristiana: un soldato africano martirizzato per la sua fede alla fine del IV secolo d.C, molto amato da Ambrogio vescovo di Milano. Non a caso le più antiche chiese sono proprio dedicate a questo santo: S.Vittore in Ciel d'oro e S.Vittore al Corpo a Milano, S.Vittore ad Arsago Seprio, solo per fare alcuni esempi.

Oggi la chiesa si presenta piccola, con abside semicircolare verso est, ad una sola navata. L'interno soprattutto riporta i segni dei numerosi interventi che negli anni si sono succeduti. Come ha indicato l'architetto Matteo Scaltritti, uno dei curatori del progetto, è particolare l'abside definita a ferro di cavallo, che trova confronti anche in altre chiese, come S.Zeno a Campione di Italia, databile all'Altomedioevo. Da uno studio sulle murature sembra di poter affermare inoltre che l'abside della chiesa ed il corpo della stessa siano stati costruiti in momenti diversi: un dato importante che apre nuove prospettive di studio.

Nel progetto è stata affrontata la lettura degli intonaci, ad opera dell'architetto Isabella Pirola, con piccoli sondaggi nelle murature, per leggere la successione degli strati. Fra le particolarità emerse una probabile decorazione sugli strati più antichi.

Dopo la digressione storica-artistica si è presentato il progetto vero e proprio di valorizzazione e conoscenza. L'intervento dovrebbe concentrarsi nell'abside, la parte più antica, con l'eliminazione di tutto ciò che è stato aggiunto nei secoli, ma non pertinente alla struttura originaria. Un secondo lotto prevedrebbe lo scavo di drenaggi e il rifacimento della pavimentazione: questo porterebbe chiaramente uno scavo archeologico che potrebbe risolvere i problemi legati alla storia della chiesa.

In una fase successiva è previsto il rifacimento dell'impianto elettrico e sui materiali lignei. Di questo ha parlato l'architetto Agostino Alloro, soffermandosi soprattutto sul soffitto ligneo.
Il lavoro da affrontare è molto ricco e complesso, ma capace di aggiungere un tassello al grande quadro della storia locale.