In una affollata Galleria Ghiggini di Varese si è svolta la premiazione del Premio Riccardo Prina 2015 un racconto fotografico, concorso internazionale giunto alla quinta edizione, consolidato appuntamento legato al Premio Chiara-Festival del Racconto.
Ai partecipanti era stato richiesto di presentare una sequenza fotografica che avesse in sé un'idea di narrazione in massimo 10 scatti. Sessantatré le fotografie valutate dalla giuria, venti i finalisti di quest'anno.
Un premio partito con un breve intervento di Bambi Lazzati che, accanto a Francesca Damiani Prina, al presidente della giuria Mauro Gervasini e a Romano Oldrini, ha voluto evidenziare la qualità sempre crescente delle opere, la mostra ospitata nella prestigiosa cornice della Triennale a Milano, la partecipazione in giuria di Elisabetta Sgarbi e, infine, una interessante novità riservata al vincitore, che potrà realizzare nella primavera 2016 una mostra personale organizzata dall'Archivio fotografico italiano diretto da Claudio Argentiero a Castellanza, con il quale Riccardo Prina aveva collaborato.

Viene dunque il momento della proclamazione dei vincitori. Vincitore del Premio di Fotografia Riccardo Prina 2015 è Gianpaolo Arena, classe 1975, fotografo e architetto di Treviso, con l'opera "Collapsing star", "per aver saputo rievocare fotograficamente la storia di una tragedia annunciata, quella del Vajont. Le immagini riportano morfologia del territorio, infrastrutture, architetture, contesto ambientale e sociale". Ci sono fotografie che si imprimono nella memoria più di altre. Ti entrano dentro. Ti emozionano, ogni volta che le guardi. Gianpaolo Arena ha saputo raccontare la storia di una catastrofe che ha suscitato commozione, orrore, intensa sofferenza e partecipazione.

Ha invece ricevuto la menzione dagli Amici di Piero Chiara, Massimiliano Gatti, di Pavia, 34 anni, che ha proposto sei scatti dal titolo "Hanno memoria le querce": si concentra sull'idea della memoria, "ha restituito immagini di reperti di uso quotidiano della II Guerra Mondiale, comunicando senza effetti o intenti artistici l'universalità di un tema drammatico".

Infine gli Amici di Riccardo Prina, un gruppo che quest'anno si è costituito ufficialmente in associazione ed è presieduto da Chiara Brovelli, hanno assegnato un premio alla giovane Beatrice Gussoni, di Busto Arsizio, per "aver centrato la finalità del concorso con un lavoro di estrema semplicità formale e stilistica. I due soggetti delle fotografie, montate in modo da ricreare l'idea del palazzo, si guardano. Questa immagine è l'archetipo di un dialogo in cui ciascuno può leggere una storia d'amore". Gli occhi si baciano ancor prima delle labbra – si legge nell'introduzione – Una volta mi ricordo, abbiamo fatto l'amore solo guardandoci.

La mostra aperta in Galleria Ghiggini sarà visitabile fino a sabato 24 ottobre, giorno in cui è in programma il finissage organizzato dagli Amici di Riccardo Prina: dalle 17.30 un aperitivo con parole e musica, aperto a tutti.

(Foto: Eileen Ghiggini. Per la Gallery Fotografica: segreteria Premio Chiara)