Innocente Salvini, Al focolareInnocente Salvini, Al focolare

Prima metà del Novecento, che passione! – Dopo la recente rassegna che ha celebrato i 90 anni del Circolo degli Artisti e che ha gettato anche un ampio focus sugli storici protagonisti dell'orizzonte artistico varesino, da Giuseppe Montanari ad Ada Schalk, da Domenico De Bernardi ad Angelo Frattini, la città torna ad indagare "i suoi". Sarà dedicata all'arte nei primi quattro lustri del XX secolo la mostra curata da Ginetto Piatti ed intitolata: "Arte e artisti in Varese e provincia 1927 – 1940". Così ricomincia l'anno in Sala Veratti: la prima mostra del 2011 nasce, come è avvenuto per tutto lo scorso anno, dalla collaborazione tra l'amministrazione pubblica e l'associazione Varesevive e segue il filone che mette al centro dell'attenzione le vicende storiche ed artistiche che hanno interessato Varese e dintorni.

Nel cuore della mostra, che resterà aperta fino al 10 aprile, troviamo la storia di maestri e allievi, le rassegne collettive europee da tempo dimenticate, le vicende della committenza varesina di piccoli e grandi imprenditori che furono anche mecenati d'arte, le sculture e i dipinti che, per la maggior parte dei casi, provengono da collezioni private, come Pane nostro di Alessandro Pandolfi, il noto Niente Paura! Sono ceramiche di Laveno di Aldo Mazza. Provengono, invece, dai Musei Civici altre opere tra cui il Ritratto di Giuseppe Bolchini di Eugenio Pellini.

Arte e artisti in Varese e provincia 1927-1940
Dal 26 febbario al 10 aprile 2011
Varese, Sala Veratti
Orari: da martedì alla domenica, dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 18.30
A cura di Luigi Piatti
In collaborazione con l'Associazione culturale Varesevive