Il fascino e la fama degli Impressionisti è innegabile. Il pubblico che li apprezza è ampio e appassionato. Una mostra che espone le loro opere è destinata quasi sempre a riscuotere grande successo. Soprattutto se si tratta di protagonisti assoluti del movimento come Degas, la cui mostra, svoltasi a Torino lo scorso anno, ha richiamato un grande numero di visitatori. Torino, allora, ci riprova con una rassegna questa volta dedicata a Pierre-Auguste Renoir, aperta dal 23 ottobre al 23 febbraio 2014, e destinata a riconfermare quella regola aurea, vista la popolarità di questo grande Maestro.

Un artista meno facile di quello che può sembrare. Ma, è bene sottolinearlo, si tratta di un evento davvero molto importante e degno di essere visitato, non solo per il prestigio e la capacità seduttiva dell'artista, di cui si espongono una sessantina di capolavori prestati per la prima volta dal Museé d'Orsay e da quello de l'Orangerie, ma anche per il fatto che si tratta del tentativo, riuscito, di ricostruire la lunga e complessa storia pittorica di Renoir.

Un Renoir che, contrariamente a certi stereotipi, che lo vogliono cantore privilegiato del piacere, della bellezza

femminile, con una visione edenica della vita, è stato anche un personaggio complesso, osservatore attento dello spirito della sua epoca, ma anche sensibile alla ricerca e alla sperimentazione, in grado di esaltare, attraverso la varietà e la qualità delle sue tecniche pittoriche e dei diversi temi affrontati, la fantasia, di trasformare il reale, in una chiave pacificatrice, se non consolatoria, che resta il suo stilema e, forse, il suo mistero.

Le contraddizioni di Renoir – Che tipo di realtà è quella che ci propone Renoir? Una realtà senza contorni, libera di spaziare, che per questo diventa sogno, immaginazione, desiderio. Una realtà più idealizzata che reale. D'altra parte, lo stesso artista l'aveva detto: "Amo i dipinti che mi fanno venire voglia di passeggiarci come se fossero paesaggi, e, se sono figure di donne, di toccare loro il seno o la schiena."
E rispetto al nudo di donna aveva affermato ancora: "Guardo un nudo e ci vedo miriadi di piccole tinte. Ho bisogno di scoprire quelle che faranno vivere e vibrare la carne sulla tela". La sua ossessione sul corpo della donna si indirizza alla ricerca della luce "giusta", ma anche ai particolari, più minuti, di una postura. E le protagoniste dei suoi quadri, donne di ogni estrazione sociale, borghesi, operaie, ballerine, sono tutte cariche di una grazia speciale e di una bellezza

ideale che le rendono quasi modelli femminili di un'epoca.

La mostra torinese, curata da Sylvie Patry e Riccardo Passoni, per la quale Skira ha realizzato un volume che riproduce le opere esposte con diversi contributi critici, si articola in nove sezioni, distribuite in modo cronologico, di cui riportiamo i titoli: 1. L'epoca della bohème. Ritratti reciproci a Parigi negli anni ottanta dell'Ottocento. 2. "Noi adoriamo le donne di Renoir" (Proust). 3."Il mestiere di paesaggista" (Renoir). 4. Infanzia. 5. La "fortunata ricerca della dimensione moderna" (Zola). 6. A proposito delle Ragazze al piano.7. "Bello come un dipinto di fiori" (Renoir). 8."Il nudo, una delle forme indispensabili dell'arte" (Renoir). 9. Il testamento delle Bagnanti.
Siamo, con quest'ultima sezione, al tentativo di Renoir di superare l'Impressionismo attraverso una ricerca che lo riconduce verso una tradizione più solenne e staccata dalla realtà. Sono gli ultimi anni di vita di Renoir, quelli nei quali sarà costretto a dipingere legando i pennelli alla mano artritica con una cinghia.

Torino, Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea Via Magenta, 31
Orari: lunedì chiuso: da martedì a domenica dalle 10.00 alle 19.30; giovedì dalle 10.00 alle 22.30
Orari Festività: Domenica 8 dicembre: 10.00-19.30; Martedì 24 e martedì 31 dicembre: 10.00-14.00; Mercoledì 25 dicembre: chiuso;
Giovedì 26 dicembre: 10.00-22.30;
Mercoledì 1° gennaio: 14.00-19.30;
Lunedì 6 gennaio: 10.00-19.30
Info.: 011.0881178 (dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 18.00; sabato dalle 9.00 alle 13.00)