'La città che sale', ph. dal sito dell'artista'La città che sale', ph. dal sito dell'artista

Città in fibrillazione – Raccontare una città in trasformazione, come ne era stato capace Boccioni. Allora erano le zone di periferia, le prima fabbriche, i cantieri di Porta Romana, le vie che si animavano, la Galleria Vittorio Emanuele luccicante e vibrante nelle notti milanesi del primo novecento. Oggi, una scultrice che guarda al mondo che cambia, alla città in cui vive che muta. Metodi e tempi non paragonabili, e probabilmente nemmeno la stessa vivacità e sensibilità. Ma Milano sta crescendo, se non fosse altro che per l'evento per cui, di riflesso sta crescendo anche Varese: l'Expo 2015. Sembra questa l'input che ha fatto nascere una nuova creazione materica, in cambiamento anch'essa: La città che sale, sintomo della simbiosi con l'entusiasmo futurista, di Maria Cristina Carlini. Un luogo ad ospitare l'opera d'arte, non casuale: la Porta Sud, uno degli ingressi principali del nuovo polo fieristico di Milano-Rho. Un centro che sta diventando fulcro commerciale, turistico, imprenditoriale della metropoli. Fiumi di visitatori che hanno ben presto dimenticato la vecchia fiera in centro città e si sono già affezionati a questa nuova mini città. Insomma un vero e proprio simbolo della mutazione, dell'espansione inevitabile di Milano, in vista del prossimo dell'Expo, come quello che ci fu nel 1906 e che lasciò ai milanesi la Fiera e l'Acquario.

L'artista lavora all'opera, ph. dal sitoL'artista lavora all'opera, ph. dal sito

Far propria la materiaMaria Cristina Carlini abbandona da subito Varese, sua città natale per Milano, città che sente sua. Si forma in diversi ambiti di produzione artistica. Nei primi anni Settanta è impegnata con la ceramica, a Palo Alto in California prima, a Bruxelles poi. E' dal 1978 che si stabilisce a Milano, dove ancora oggi vive e lavora. Ma nonostante il punto fermo, continuano i viaggi e le esperienze all'estero: nel 1984 è a Oakland, San Francisco per seguire alcuni corsi di perfezionamento presso il California College of Arts and Crafts. L'artista è presente in molte e in diverse località italiane e estere, sostenuta e raccontata da grandi critici del nostro tempo, da Gillo Dorfles a Luciano Caramel, sino ad esponenti delle più recenti generazioni come Elena Pontiggia.

Cristina nel mondo contemporaneo – "Amo realizzare la scultura su commissione – racconta l'artista – guardo e conosco il luogo e poi penso all'opera, che solo così può nascere". Oltre alla maestosa scultura La città che sale, l'artista ha firmato anche La vittoria di Samotracia, altra realizzazione monumentale che il prossimo 20 dicembre verrà donata alla città di Cosenza per iniziativa dell'INAC, l'Istituto Nazionale d'Arte contemporanea; l'opera troverà posto in Piazza dei Valdesi nel cuore della città. Appuntamento importante per Maria Cristina Carlini nel marzo 2009: cinque sue sculture verranno esposte nelle vie di Parigi.

www.mariacristinacarlini.com