Opera DadamainoOpera Dadamaino

Opere fresche di restauro'Spic e Span, itinerari inediti alla GAM', inaugurata alla Civica Galleria d'Arte Moderna di Gallarate lo scorso 4 ottobre e aperta sino al 14 dicembre intende presentare, oltre ad alcune opere della collezione finora mai esposte in mostra, anche due lavori 'freschi di restauro': ed infatti questa è stata la prima – e di certo non l'ultima! – occasione per mostrare al pubblico due capolavori della collezione del Museo gallaratese, Volume a moduli sfasati di Dadamaino (1960) e La pace di Ennio Morlotti (1949/50), che hanno ritrovato da poco il loro originario fascino.

Progetto ampio – Questi due restauri si inseriscono all'interno di una campagna molto ampia che ha visto la Gam affidare al Centro di Restauro Paola Zanolini Ida Ravenna srl di Milano il restauro di venticinque opere della collezione e la ripulitura di centocinquanta dipinti e cornici. Per dodici delle venticinque opere (Pigmalione di Bruno Ceccobelli, Hong Kong garden di Bruno Benuzzi, Dinosauro di Plumcake, Sans titre di Bolivar, Scultura da prendere a calci di Gabriele De Vecchi, Paesaggio di Ennio Morlotti, Nello stabilimento di Silvio Zanella, Schema luminoso variabile R. VOD di Grazia Varisco, Pietra urbana di Luciano Palmieri, Costruzione di Gianni Monnet) il restauro è stato completato recentemente, dopo un lungo lavoro durato dieci mesi. Ora è la volta degli altri tredici capolavori e dei numerosi dipinti e cornici che dovranno essere sottoposti ad un processo di toelettatura.
Questo secondo step della campagna sarà effettuto grazie anche al contributo di Regione Lombardia su progetto relativo al bando L. 39/74 anno 2008.

Opera MorlottiOpera Morlotti

Intervento necessario – Il progetto di restauro è stato necessario a causa di evidenti problemi delle opere dovuti soprattutto agli effetti del tempo, della luce e degli agenti atmosferici: le cadute di colore, l'ingiallimento delle tele, qulache craquèlure, ma anche il semplice deposito di pulviscolo atmosferico e nerofumo rischiavano di condurre molti lavori della Gam verso un progressivo deperimento che, a lungo andare, avrebbe probabilemente portato alla perdita dell'aspetto originario delle opere. Lo staff della Gam è però intervenuto repentinamente promuovendo questa campagna, assolutamente indispensabile per poter presentare al pubblico le opere nel loro miglior stato e poter garantire una buona e futura conservazione anche ai posteri. Il risultato del lungo progetto verrà presentato proprio in occasione dell'apertura della nuova sede della Gam in via De Magri, dove l'ingente patrimonio della Galleria potrà godere dello spazio necessario per essere allestita, per la prima volta, in gran parte della sua completezza e bellezza.