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Immagini tra due mondi – Un'artista conosciuta in Italia, apprezzata dal pubblico soprattutto per due lavori 'Memoria Viva Argentina', un progetto duraturo iniziato sei anni fa e il lavoro 'Rutas Parallelas'. Karen Berestovoy è impegnata negli ultimi tempi nel campo dell'insegnamento sia nei progetti di Varese Corsi, sia alla FotOfficina di Barasso. Una strada che le sta dando molte soddisfazioni e la sta facendo crescere anche nel suo lavoro personale. Da poco rientrata da una nuova esperienza nella sua terra, l'Argentina, Karen si racconta attraverso i mille volti del suo lavoro in continua ricerca di novità e creatività.

Com'è stata l'esperienza in Argentina nei cinque mesi trascorsi nelle aule di una scuola professionale?
"Sono molto contenta del lavoro che ho svolto a Buenos Aires nella scuola professionale, In Fokus Escuela de Fotografia. E' la prima volta che mi impegno in un lavoro di così lunga durata, solitamente i corsi che curo sono molto più brevi. E' stata una sfida personale, mi sono dovuta impegnare a ricercare nuove proposte da proporre ai ragazzi, in particolare quelli del terzo anno, 70 alunni, che hanno già alcune basi di lavoro. Alla fine

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del corso abbiamo organizzato un saggio fotografico con i lavori realizzati. Con loro ho cercato di concentrarmi sulla ricerca creativa, la strada che sto proponendo anche nei corsi che attualmente curo qui in Italia. Invito i giovani a guardare il mondo e le cose che ci circondano con uno sguardo insolito, più attento, meno attratto dalle banalità e più alla luce per esempio".
 
Che differenze hai riscontrato nell'ambito dell'insegnamento in Italia e in Argentina?
"Il punto di partenza delle mie due esperienze è molto diverso: qui a Varese e in altri luoghi insegno a gente che ama la fotografia ma non è l'attività principale, non lo fa di lavoro. A Buenos Aires invece mi sono trovata a confrontarmi con giovani che vogliono fare della fotografia il proprio lavoro. Molte sono differenze perchè sono due culture e realtà molto differenti; nonostante la crisi che stiamo vivendo in Italia, non esiste la povertà che si trova in Argentina. Anche i soggetti, le tematiche affrontate attraverso gli scatti fotografici sono molto diversi: i giovani della scuola sono molto meno abituati per esempio ad uscire dalla scuola e fotografare per strada, all'aperto. Ho provato con loro a fare tale operazione e sono stati molto soddisfatti".

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Dal punto di vista personale, per il tuo lavoro e i tuoi progetti cosa ti ha dato questa esperienza?
"Durante i mesi che sono stata a Buenos Aires ho partecipato ad una mostra in occasione dell'inaugurazione del Festival dei diritti umani, da undici anni manifestazione importante per l'intera America Latina che vi partecipa. All''esposizione, organizzata al CCBorges, ho presentato il mio lavoro, che proseguo ormai da tempo, Mamoria Viva Argentina. Proprio parlando di questo progetto ho intenzione di cambiare il titolo perchè voglio ampliare il progetto anche al Cile: Memoria Viva Infinita. Oltre a sensibilizzare sulla dittatura in Argentina, affronto così anche la realtà del Plan Condor, dittatura di terrore presente in Cile fin dagli anni Settanta. Spero di poter presentare l'intero progetto entro il 2010 nei tre paesi, Italia, Argentina e Cile".

Tornando invece alla tua attività in Italia quali sono le novità?
"Ho già cominciato il corso di Fotografia Creativa alla Fotofficina di Barasso, consigliato a chi ha una discreta padronanza dell'apparecchio fotografico, e ne fa un uso frequente. Il numero dei partecipanti è consistente e molti di loro hanno già seguito il mio progetto negli anni scorsi. Proseguo sulla ricerca di nuove strade per far scoprire e conoscere il mondo della fotografia agli alunni, invitandoli alla ricerca di un nuovo metodo di osservazione: non sempre questa operazione risulta facile, spesso le persone trovano difficoltà di fronte a nuovi stimoli, ma anche questo fa parte del lavoro. E' utile perchè se non avviene una catarsi, un movimento interiore che smuove qualcosa è difficile sviluppare un processo creativo. Tra gli obbiettivi anche quello di allenare la capacità creativa e la pratica di lavoro in gruppo, infatti da febbraio il lavoro si concetrerà, come lo scorso anno su una tematica comune che ogni partecipante è chiamato a interpretare liberamente. A

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novembre poi partirà un progetto creativo e a gennaio di ricerca creativa. Per Varese Corsi invec propongo il corso base di fotografia. Mi rendo conto che gran parte della creatività che mi appartiene, la sto investendo nei laboratori che curo. La creatività richiesta dalla continua ricerca di nuove proposte per gli alunni dei corsi mi ha permesso di riscoprire il fascino e la bellezza della fotografia spontanee, realizzata per strada, in ogni luogo, lavoro a da cui mi sono allontanata con i miei progetti recenti che vedono la realizzazione di fotografie più impostate, ricercate, mirate".

Quali sono i prossimi appuntamenti con la tua fotrografia?
"Il 25 novembre sono ospite di una libreria a Milano, Puerto de Libros. Vorrei aprirmi di più sull'orizzonte milanese, magari anche per quanto riguarda l'insegnamento".

Info corsi: kabex@yahoo.com