Il Vangelo secondo Biff di Christofer Moore edito da Elliot è ambientato sul viaggio fisico e sulla conoscenza di se stessi.
L’epoca in cui è la più famosa e discussa che un personaggio Storico e carico dai Dogma possa ricevere.

Ora tutti sanno come e dove sia nato Gesù, dei re Magi, della cometa ma non si conosce quella finestra misteriosa e sconosciuta che va dall’infanzia ai fatidici trentatre anni.
E poi chi sarà mai questo Biff? Non lo troviamo in nessuno dei vangeli canonici e neppure in quelli apocrifi.

Biff, di nome Levi chiamato dagli intimi Biff, che un angelo duemila anni dopo la crocifissione fa risorgere per scrivere un nuovo Vangelo che narri la vera storia e il viaggio del figlio di Dio.
Lo scoprirete spesso in veste di tentatore, ma non è così, sarebbe banale.

Biff è un giovane ebreo che ama la vita, le belle donne, il buon vino e accompagnerà Gesù per anni in paesi esotici dove i miracoli sono all’ordine del giorno.
Un cammino che li porterà a incontrare demoni, morti viventi maestri di kung fu, pupe da sballo, monaci tibetani e pazzi.
Spesso la confidenza tra i due supera la linea di demarcazione che un fedele dovrebbe avere per il proprio maestro.
Ma Biff ama di vero amore, quello che scorre tra i veri amici, Gesù non come figlio di Dio, anzi spesso tenta di distoglierlo dall’idea di universalità che permeava nelle parole e nelle azioni del suo amico e di godersi il corpo di focose fanciulle bramose di giacere con un uomo tanto misterioso.

Biff amava essere amato in senso lato, comprendendo che l’amore sincero era quello tra gli amici e delle madri per le proprie creature.
Continuerà il cammino con il figlio di Maria fino a quando il suo amico lo riterrà necessario perché il vero compagno sa quando deve lasciare il palco senza però allontanarsi molto.
L’angelo che lo desta dopo millenni rimane stupito dall’aspetto dell’amico del suo Signore, lo guardò e ascoltò Biff che senza stupirsi disse :«to, sono vivo», e lo disse con una lingua che non conosceva.
«Che cosa sono queste parole?» Chiese.
L’angelo rispose che Biff aveva ricevuto il dono delle lingue e come risposta, per non smentirsi Biff rispose: «l’ho sempre avuto, chiedilo a qualunque delle ragazze che ho conosciuto.»
Questo in breve potrebbe essere il nostro Biff, e Gesù, Lui com’era lontano da chi si pretendeva miracoli e parabole?
A voi scoprirlo.

Christoper Moore – “Il Vangelo secondo Biff”, pp.580, Euro 18,50

Castrenze Calandra