Uno scorcio di Villa MyliusUno scorcio di Villa Mylius

Civitas dei parchi – Sarà un evento, al più tardi in autunno, a dare il segno di quello che potrà essere la nuova civitas del verde sognata dall'amministrazione varesina. Lo preannuncia Anna Zottola, responsabile dei servizi formativi della Fondazione Minoprio e referente del progetto ufficialmente avviato di riqualificazione e valorizzazione di Villa Mylius. La firma alla convenzione tra Palazzo Estense, Fondazione Cariplo, Politecnico di Milano e la stessa Fondazione Minoprio, dà ufficialmente il là all'operazione 'rete dei parchi' varesini, progetto che inevitabilmente si incrocia con quello ormai avviato di valorizzazione dell'intero colle di Biumo.

Progetto di fattibilità – La Fondazione Minoprio, nel cui Consiglio d'Amministrazione siedono anche Provincia e Camera di Commercio di Varese, ha sede nel comasco, a Vertemate, all'interno di un parco storico le cui preziosità attirano migliaia di visitatori all'anno. Il suo coinvolgimento nel progetto è recente. "Siamo stati contattati poco prima di natale – spiega la Zottola – e nell'immediato abbiamo compiuto un sopralluogo alla Villa Mylius per prendere conoscenza del sito e con quanto ci è stato chiesto di fare". La Fondazione opera in tutta Italia, spesso in progetti di sistema, in grado di inserirsi con successo nei finanziamenti messi a disposizione da bandi a livello nazionale. E' sul bando Arte e Cultura della Fondazione Cariplo, con scadenza entro il 2009, che insiste il progetto. "Dati i tempi, si tratterà inizialmente di portare a termine un primo progetto di fattibilità entro l'anno. Su quello poi eventualmente ragionare su un progetto operativo".

Anna ZottolaAnna Zottola

La cultura del verde – Alla Fondazione Minoprio si chiede innanzitutto di concentrarsi sulla villa di recente donata al Comune. "l'obiettivo del bando e quello nostro – spiega Anna Zottola – è definire come rendere fruibile e valorizzare l'esistente, verificare la sicurezza del luogo, e dare indicazioni di come si possano offrire opportunità personalizzate, dal bambino all'anziano: laboratori didattici, monografie e percorsi stagionali". Tutto in chiave naturalistica, floriculturale, ovviamente. L'ambito della Fondazione è totalmente legato alla cultura del verde e alla possibilità di racconto che questo offre.

Percorsi per somiglianze o differenze – All'interno di questo primo step, l'evento previsto: "Una sorta di assaggio di quello che potra essere in futuro il livello costante di attenzione e valorizzazione del parco". Indicazioni più precise non se ne fanno. Ma l'ipotesi è quella di una apertura speciale al pubblico con un primo esempio di coinvolgimento della collettività". Quanto ai passaggi successivi, la creazione di una vera e propria rete di collegamento tra il parco di Villa Mylius, quello di Villa Panza e di Ville Ponti, la responsabile non si sbilancia. "Ci sarà intanto la necessità di concretizzare anche economicamente l'eventuale progetto operativo; poi si tratterà di studiarne caratteristiche e specificità, puntando, credo, sui percorsi per analogia o differenze tipologiche dei rispettivi patrimoni botanici".