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Creatività in esplorazione – Non solo vignette ma anche ceramica, quadri, collage: Tiziano Favini, poliedrico artista di Inarzo, diplomato in calcografia al Castello Sforzesco, sperimenta l'arte in diversi campi. E in ognuno ha trovato la formula per imprimere agli oggetti uno stile personale, legato al mondo dell'infanzia, alla semplicità delle linee e dei personaggi che sono – in tutto e per tutto – vignette adatte ad un pubblico giovanissimo e non. Un mondo che non dimentica la dolce ironia dei celebri "fidanzati" di Peynet e la simpatia di Mafalda.
Ma, come spesso accade, la semplicità nasconde messaggi complessi: quelli di Favini sono disegni che non temono di affrontare problemi importanti, come le paure dell'infanzia.
"E' un modo semplice di parlare di temi complessi" dice l'artista "chi guarda le mie illustrazioni si riconosce, e scopre dei lati della sua infanzia in cui certe sensazioni sono dimenticate: riportarle alla luce e al colore è una cosa interessante".
Una riscoperta che parte dall'attenta osservazione dei primi anni di sua figlia, della sua crescita: "il mio lavoro attorno è partito da quando mia figlia era piccolina, ho imparato con lei a disegnare: con mia figlia ho riscoperto la semplicità del segno, sempre ricco di molte sensazioni".

Un'altra operaUn'altra opera

All'inizio era ceramica – Per oltre vent'anni Favini però è stato soprattutto ceramista: grande amante della tecnica "raku", anche in questo campo riesce a tratteggiare personaggi e oggetti con la grande eleganza e l'ironia della semplicità: "ho sperimentato la maggior parte delle tecniche anche se il campo della ceramica è infinito, serve una vita per esplorarlo tutto: mi sono specializzato nella tecnica del raku e del gres: preparavo io gli smalti con ceneri e altri colori naturali".
Oggetti in raku che, come nella migliore tradizione giapponese, aspirano alla semplicità e all'essenzialità, soprattutto per quanto riguarda il peso e il colore, dice Favini: "I miei oggetti tendono all'essenzialità del colore e della forma, uso solo bianco e nero, in quest'ultimo periodo anche solo il bianco".