Quante volte, ognuno di noi, avrebbe desiderato entrare nella vita degli altri, conoscerne i pensieri, entrare nelle loro abitazioni in loro assenza per osservare, in silenzio e con calma, tutti gli oggetti presenti, prenderli fra le mani, sentirne il profumo, lasciarsi invadere da quell'altrui intimità, sino a respirare profondamente quel mondo.

Tutto questo è possibile grazie a "Camere comunicanti" che, per il ciclo "Dialoghi a due", a cura di Silvia Agliotti e Chiara Gatti, vede dialogare fra loro Nadia Nava e Daniela Novello.

Sono due mondi in grigio e bianco e nero. Nadia Nava, ispirandosi al saggio di Virginia Wolf "Una stanza tutta per sé", crea un ambiente dove si coglie l'intimità del sapere e della creatività della scrittura, unita alla visione del mondo esterno, fermato per sempre nell'ambito di una cornice come imperituro, personale ricordo.

La minuziosa ed impeccabile collocazione di alcuni capi di abbigliamento maschile nella stanza di Daniela Novello rivela la maniacalità di una quotidianità tanto limitata quanto formalmente perfetta.

Vi sono indizi sufficienti da far intendere come nulla, in quel luogo, sia stato intaccato dal mondo esterno, dove, certo, la vita non è agra, ma sottintende l'esistenza di un malessere sottile quanto sottaciuto.

Quei due mondi sono comunque comunicanti, li divide un passo, un respiro, appartengono a una donna e ad un uomo. Sono i rappresentanti biblici dell'origine del genere umano che, forse, un giorno, casualmente si incontreranno per anni e anni, come nella struggente e ironica commedia (della vita) di Bernard Slade: "Alla stessa ora il prossimo anno".

Nadia Nava, Daniela Novello – "Camere comunicanti"
Milano, Galleria Gli Eroici Furori, via Melzo 30
Fino al 13 luglio
Orari: martedì-venerdì dalle 16.00 alle 19.00
Sabato dalle 15.00 alle 18.00