L'opera di Tranquillo CremonaL'opera di Tranquillo Cremona

Dispiacere reale – Una preziosità come l'opera dello Scapigliato Tranquillo Cremona, è impossibilitata ad uscire dalle sale del Museo d'arte Moderna e Contemporanea del Castello di Masnago a causa del precario stato di conservazione in cui si trova. Pochi sono gli esempi di sensibilizzazione degli amanti dell'arte come è accaduto per questa tela, per la quale sono i privati a muoversi e ad impegnarsi nel recupero di oggetti d'arte, premurandosi per la loro conservazione. Il merito in questo caso va a Sergio Cilluffo che ha proposto al Lions Club Varese Europa, di dedicare risorse ed energie per la raccolta fondi da devolvere al restauro del quadro. Primo evento che guarda in questa direzione è il concerto di pianoforte in Salone Estense domenica 4 ottobre alle 21.00 (posto unico non numerato euro 30.00) con Paola Del Negro e Roberto Plano in un intrigante programma che, partendo da Mozart, arriva fino ai compositori contemporanei. "Si tratta di un'iniziativa a favore della città e della cultura – spiega il sindaco Attilio Fontana – Sono grato ai promotori dell'evento per la scelta e per la grande sensibilità dimostrata". L'intenzione è quella di proporre altre manifestazioni del genere per raggiungere la cifra necessaria al completamento del lavoro.

Situazione difficile – "Il primo passo necessario è la messa in sicurezza della pellicola pittorica – specifica Valeria Villa, restauratrice varesina – l'opera presenta un degrado molto avanzato soprattutto nelle zone perimetrali e ai quattro angoli. In basso a sinistra è inoltre presente la firma dell'artista che rischia così di scomparire". La restauratrice prevede circa sei mesi di lavoro che inizieranno solamente quando ci saranno i fondi; il consenso dalla Soprintendenza è già stato dato.

Invito concertoInvito concerto

Per il bene non solo dell'opera – Il degrado non si ferma alla tela, ma coinvolge anche la cornice originaria e il telaio di supporto. "Cornice e telaio hanno subito un forte danno a causa di agenti infestanti – precisa la Villa – interverremo seguendo la moderna metodologia dell'anossia, non inquinante nè per l'opera nè per l'ambiente di fruizione pubblica cui è destinata. Metodi più antichi di restauro, invece, facevano utilizzo di gas nocivi e pericolosi".

Un ricordo e un testimone – L'opera firmata da Tranquillo Cremona, un olio su tela datato 1871, entra a far parte della collezione dei Musei Civici di Varese nel 1993 con la donazione di Luigi Villa, il quale ereditò la collezione del nonno, Carlo Villa, che frequentò alcuni artisti milanesi tra i quali lo scultore Giuseppe Grandi. Margherita e Luigi, i figli del primo matrimonio di Carlo, sono i due bambini protagonisti della scena dipinta; gli stessi soggetti furono ritratti qualche tempo dopo da un altro grande esponente della Scapigliatura milanese, Daniele Ranzoni. Tranquillo Cremona fu, come sappiamo, figura di spicco nell'ambito del clima Scapigliato milanese, in stretto contatto con il cotè pittorico e letterario di quegli anni: Ranzoni, Grandi, Faruffini, Rovani e Boito. L'opera di Tranquillo Cremona avrebbe potuto essere esposta a fianco di quelle realizzate nello stesso periodo da questi grandi artisti, nella mostra a loro dedicata a Palazzo Reale. Un'occasione persa che, ci auguriamo, non troverà seguito.