Milano – E’ una mostra sugli Anni Ottanta quella visitabile alle Gallerie d’Italia . Uno sguardo inedito sulla pittura italiana attraverso un percorso per emblemi e casi, L’esposizione, intitolata ‘Painting is back. Anni Ottanta, la pittura in Italia’propone una prima indagine sui protagonisti di quel decennio, che hanno provocatoriamente inteso la pittura come capacità felice e rapace di dipingere il mondo delle immagini con una vitalità nuova che subito, ebbero visibilità e fama internazionale. Tra i nomi, tanto per citarne alcuni, Mario Schifano, Franco Angeli , Aldo Mondino, Gino De Dominicis, Luigi Ontani e Mimmo Paladino Mmario Merz Enzo Cucchi e Aldo Spoldi Personalità differenti, in dialogo nelle grandi mostre internazionali. Va ricordato, che nel decennio, si assiste a un nuovo “sistema dell’arte” che unisce le grandi gallerie di New York, Colonia, Zurigo alle gallerie italiane, un tessuto particolarmente vitale ed attivo, anche nella provincia. La mostra dà conto anche del rientro in Italia di protagonisti di quegli anni come Mimmo Rotella, Valerio Adami ed Emilio Tadini. A Enrico Baj è dedicata un’intera sala. Fino al 03 ottobre; orari: martedì – domenica 9.30- 19.30.

Alassio – Un’ esposizione, un omaggio a due autori italiani tra i massimi esponenti della corrente informale e astratto-concreta: Emilio Scanavino e Rocco Borella. La mostra, intitolata Concreto / Informale è allestita alla Galleria Matteo Bellenghi Modern and Contemporary Art. Attraverso le opere dei due artisti, l’esposizione intende soffermarsi sulla genesi che ha portato alla luce i due principali movimenti artistici affermatisi in Italia a partire dagli anni ’50: l’arte informale e quella astratto-concreta. Mentre Borella applica una analisi scientifica, volta a captare il concetto di opera d’arte attraverso il colore rapportato a differenti materiali industriali di nuova generazione, raggiungendo così m un’astrazione appartenente agli elementi del concretismo, Scanavino supera il concetto geometrico della composizione dell’opera raggiungendo una spazialità profonda, quasi metafisica, che dà origine alla sua “tramatura”. Le opere presenti in mostra spaziano dagli anni ’60 fino ai primi anni ’80. Fino al 25 luglio. Orari: da martedì e domenica 10-13 /17.30-20.

Torino – “Una infinita bellezza. Il paesaggio in Italia dalla pittura romantica all’arte contemporanea” è la mostra ospitata alla Reggia di Venaria. L’esposizione riunisce oltre 200 opere, tra dipinti,sculture e installazioni, che documentano l’attenzione e l’amore che tanti artisti hanno avuto per l’ambiente naturale e in particolare per il paesaggio italiano, dal primo romanticismo fino all’arte contemporanea. Il percorso segue filo condutore, cronologico-geografico che intreccia Spazio e Tempo, valorizzando con il contesto piemontese, tutto il Nord della nostra Penisola, oltre a importanti scuole regionali del Centro e Sud Italia, dalla fine del 1700 ad oggi. Le dodici sezioni della mostra presentano le diverse forme che la rappresentazione ha assunto nell’arco di oltre due secoli di pittura: dalle poetiche romantiche del pittoresco e del sublime, all’affermazione positivista del vero, passando tra le nuove ricerche divisioniste e simboliste e le provocazioni delle Avanguardie, fino ad arrivare alle semplificazioni della Pop Art e alle concettualizzazioni dell’arte contemporanea. La Reggia di Venaria sarà teatro del festival Metamorfosi,dal 2 luglio al 3 agosto anch’esso ispirato al tema della natura e dell’ambiente, proponendo un cartellone di concerti musicali, performance, spettacoli di danza e teatro con i protagonisti dello spettacolo dal vivo.Orari: dal martedì al venerdì 14-22 , sabato 10 – 22; domenica 10 – 19.30 .

Torino – Alla GAM Gallerie Arte Moderna a partire dal 9 luglio presenta, nelle sale dello spazio Wunderkammer la mostra Natura e verità. Il paesaggio come scelta 1864-1871 che, in stretto dialogo con il percorso proposto alla Venaria, pone l’accento sulle ricerche più audaci condotte sul fronte del paesaggio tra Piemonte e Liguria, la cosiddetta “Scuola dell’Avvenire” di cui Antonio Fontanesi è protagonista. Accanto a lui, il gruppo del cenacolo di Rivara: da Carlo Pittara a Federigo Pastoris, da Ernesto Bertea a Ernesto Rayper, per concentrarsi infine su Alfredo De Andrade. L’esposizione continuerà sino al 17 ottobre con i seguenti orari: martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica 10-18;
giovedì  13- 21.

Gemonio – Al museo Bodini è ospitata la mostra dedicata a Piero Leddi, intitolata Dipingere è un rischioso inizio. L’esposizione , inserita nel progetto dedicato al Realismo Esistenziale e alla Nuova Figurazione, si concentra sul percorso giovanile di Leddi culminato nelle personali di fine anni Cinquanta. La mostra raccoglie opere prodotte dall’artista nella fase confluita in due esposizioni, nel 1958 e nel 1959. La dialettica tra l’ambiente d’origine e la modernità urbana, la sperimentazione di un linguaggio adatto a interpretare artisticamente le trasformazioni in atto emergono con chiarezza nei lavori presenti, dove si vedono animali e attrezzi agricoli e insieme elementi della città, auto, interni di tram. Fino 5 settembre . Orari di apertura: 10,30-12,30; 15-18 sabato e domenica. Da lunedì a venerdì su appuntamento (info@museobodini.it – 339/7596939)

Masnago – Il “Giappone: disegno e design: dai libri illustrati Meiji ai manifesti d’arte contemporanea” nelle sale del Castello. Si tratta di un fondo donato alla città di Varese da Ettore Ponti, che si ricorda per le ville che prendono il suo nome. Un percorso suggestivo attraverso volumi, poster, stampe e illustrazioni per scoprire colori e tecniche, usanze e storia di quell’affascinante terra. I volumi, firmati da numerosi artisti dell’epoca, sono esempi di alta raffinatezza pittorica e grafica e mostrano il profondo legame tra arti decorative, artigianato e pittura. Circa 60 i poster dei più importanti graphic designer giapponesi contemporanei il cui lavoro richiama soggetti e tecniche della tradizione pittorica mostrandone gli sviluppi attuali. Accompagnano la mostra una serie di eventi: concerti, visite guidate, incontri online e spettacoli in streaming. Organizzato anche un ciclo di conferenze curato e coordinato da Rossella Menegazzo e da Eleonora Lanza, studiose di storia dell’arte giapponese. Fino all’11 settembre 2022. Orari:da martedì a domenica 9.30-12.30 / 14-18. Info: T. 0332.820409

Brescia – “Federico Fellini. Dietro le quinte” è la mostra proposta da Mo.Ca, Centro per le nuove culture, che si inserisce nell’ambito della quarta edizione del Brescia Photo Festival, in corso fino 17 ottobre. L’esposizione presenta 50 fotografie di autori quali Sandro Becchetti, Tazio Secchiaroli e dell’Agenzia Dufoto, che documentano il lato privato e meno conosciuto del grande regista. Le immagini, per la maggior parte vintage, presentano ai visitatori un Fellini colto nei momenti di pausa delle riprese di un film o in quelli che precedono un intervento in pubblico. Curiosi gli scatti degli incontri informali e casuali che il regista ebbe con Vittorio De Sica, cRoberto Rossellini, con Andy Warhol e Alberto Sordi o con semplici avventori dei bar di Roma, che testimoniano una quotidianità alla quale basta la sua presenza per diventare straordinaria. Completano la mostra alcune locandine dei suoi film più famosi. Fino al 31 luglio; orari: da giovedì a domenica 15-19.

Carpi (MO) – I Musei di Palazzo dei Pio ospitano un’esposizione che ripercorre la vicenda umana e professionale di Bernardino Ramazzini, autore del De Morbis Artificum Diatriba che ha portato alla nascita della moderna medicina del lavoro. La rassegna presenta una serie di documenti originali, prime edizioni dei libri di Ramazzini, volumi a stampa coevi, dipinti di autori quali Antonio Cifrondi e Giuseppe Graziosi che contestualizzano l’ambiente in cui il medico si è trovato a operare. Il percorso espositivo si muove dalla prima metà del Seicento e si spinge fino alla contemporaneità, analizzando temi estremamente attuali, come la sicurezza dei luoghi di lavoro e la prevenzione dei rischi professionali e ambientali. Per la prima volta, viene inoltre presentato un ritratto inedito appartenuto allo stesso Ramazzini, di proprietà degli eredi. Fino al 31 dicembre; orari: a martedì a venerdì, ore 10-13; sabato, domenica e festivi, ore 10-18

Parma – Le sale del cinquecentesco Palazzo Tarasconi ospitano una grande mostra dedicata a uno degli autori più geniali e originali del Novecento italiano: Antonio Ligabue (1899-1965). L’esposizione presenta 83 dipinti e 4 sculture dell’artista, capaci di analizzare i temi che più hanno caratterizzato la sua parabola artistica, dagli autoritratti, ai paesaggi, agli animali selvaggi e domestici. Il percorso prevede, inoltre, una sezione con 15 opere plastiche di Michele Vitaloni (Milano, 1967) che condivide con Ligabue una particolare empatia verso il mondo naturale e animale. La rassegna è dedicata alla memoria di Flavio Bucci, l’attore scomparso lo scorso 18 febbraio che, con la sua indimenticabile interpretazione, aveva dato volto ad Antonio Ligabue, nel film diretto nel 1982 da Salvatore Nocita. A causa dell’emergenza Coronavirus, mostra è stata prorogata al 29 agosto. Orari: martedì-domenica 10-19.30.

Mantova – La casa del Mantegna rende omaggio all’artista tedesco Joseph Beuys (Krefeld 1921 – Düsseldorf 1986) in occasione dei cento anni dalla nascita. Grande protagonista della sperimentazione concettuale, Beuys compendia con Andy Warhol, di cui era amico ed estimatore benché su posizioni diverse, le linee fondamentali dell’arte visiva del secondo dopoguerra. In mostra oltre 100 esemplari di multipli e opere uniche, provenienti da collezioni private e pubbliche; circa 150 documenti rari e manifesti firmati dal maestro tedesco, cartoline e fotografie testimoniano la sua attività e il suo pensiero. Fino al 29 Agosto. Orari: sabato e domenica 10-18.

Perugia – “Incursioni” è la mostra ospitata nelle sale di Palazzo Baldeschi . Una selezione di venti opere provenienti dalla Galleria Nazionale dell’Umbria dialogano con quelle delle raccolte d’arte della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. Le scelte espositive sottolineano i rapporti fra le opere e gli artisti presenti nelle due collezioni oltre la varietà dei generi pittorici. Il fil rouge è quello di un focus, sugli studi dedicati alla pittura del XVII e del XVIII secolo in Umbria e da alcune recenti esposizioni, su aspetti e protagonisti della pittura del Seicento, con sconfinamenti nel Settecento e nel Barocco romano. Una selezione di disegni permette di concludere il percorso espositivo offrendo un’ulteriore e diversificata visione sugli artisti protagonisti o sui temi individuati. Fino al 14 novembre. Orari: martedì – venerdì 15.30-19.30; sabato e domenica 10.30-13.30 / 15.30-19.30.

Milano – La personale di Davide Riccardo Weber, intitolata “Paris, Les logements imaginaires“, è ospitata alla galleria Still di via Zamenhof. Venti le  opere in esposizione, nelle quali il fotografo racconta interi quartieri parigini (i famosi “arrondissements“) condensati, rispecchiati e ricomposti in differenti geometrie caleidoscopiche, che stimolano lo spettatore ad alzare lo sguardo verso una possibile via di fuga, da una centralità affascinante e spiazzante al tempo stesso. Un’architettura simbolica e immaginaria, ma estremamente concreta nel suo significato profondo dove, l’aspetto sociale e urbanistico della città, si fondono in un inaspettato mandala da esplorare. Fino al 17 luglio. Orari: lunedì-venerdì 10-18; sabato su appuntamento.

Genova – Alla Galleria delle Esposizioni del Galata Museo del Mare, si è aperta la mostra “Gianni Carrea e Enrico Merli – Dipinti”. Cinquanta le opere dei due artisti figurativi liguri che, tra colori espressivi, segni e sensazioni, raccontano intrecci di storie, sacrifici e sentimenti. La pittura di indaga le differenti culture africane muovendo riflessioni. È arte che fa pensare. Enrico Merli, invece, ritrae soprattutto la Liguria, il suo mare e volti, persone viste da prospettive differenti che creano emozione. Paesaggi umani, naturali e antropizzati avvolti nel silenzio. La mostra, a cura di Stefano Bigazzi, prosegue sino al 18 luglio. Orari: da lunedì a sabato dalle 11 alle 19; domenica, 10 -19

Domodossola – “Vertigine. Visioni contemporanee della montagna” è la mostra allestita a Casa De Rosis e che da domenica (4 luglio) si apre al pubblico. La collettiva, che raccoglie le opere di 21 artisti contemporanei, intende svelare alcuni aspetti delle ricerche intorno alle suggestive atmostere che circondano le vette nonchè all’immaginario che le circonda. Tra gli artisti: Fabrizio Albertini, Salvatore Astore, Joseph Beuys, Enrica Borghi, Marta Dell’Angelo e Gohar Martirosyan, Frenzy, Daniele Galliano, Simone Geraci, Daniele Giunta, Marcovinicio, Irene Pessino, Federico Piccari, Laura Pugno, Pierluigi Pusole, Franco Rasma, Turi Rapisarda, Giovanni Rizzoli, Luigi Stoisa, Gosia Turzeniecka e Velasco Vitali. Il catalogo  include un testo di Michele Bonuomo, storico dell’arte che, nella sua lunga e importante carriera, ha conosciuto anche Beuys, punto di partenza di questo viaggio montano. Giovedì 22 luglio e sabato 7 agosto, alle ore 18, sono previste due visite guidate gratuite con il curatore Giorgio Caione. (è necessaria la prenotazione scrivendo a mostre@collezioneposcio.it). L’esposizione è visitabile sino al 5 settembre; orari: giovedì e venerdì 15-19, sabato e domenica 10-13/15-19. Pre-apertura sabato 3 luglio dalle ore 18 alle 19.