Un'opera di R. BanderaUn'opera di R. Bandera

Scenografia ottocentesca – Antico e contemporaneo a confronto. Una mescolanza di generi e stili, di espressioni artistiche, di oggetti di design, fotografie e dipinti; il tutto realizzato da artisti contemporanei che saranno ospitati per un giorno all'interno di una prestigiosa villa ottocentesca. La casa di un architetto di Solbiate Arno è la location scelta per la settima edizione di Apartment Art. Il progetto artistico ideato da Raffaella Bandera, designer, ed Elisa Bollazzi, artista ideatrice del progetto Micro Collection, prosegue il suo cammino, dopo le sei tappe in Italia e all'estero. Ospitata ad Aprile all'interno degli eventi del Salone del Mobile di Milano e successivamente a Parigi, Apartment art sta riscuotendo sempre maggior successo.

Intrecci e relazioni – Fondamentale è la scelta del luogo: "abbiamo deciso di mantenere relazioni solo con situazioni abitative particolarmente interessanti" spiega Alessandro Castiglioni, curatore dell'evento "più che una mostra è un'operazione artistica giocata sul miscuglio tra la casa e gli oggetti che già contiene e le opere che vengono inserite". Un intervento ambientale che crea straniamento nel pubblico; gli artisti compiono una sorta di occupazione dello stabile e il visitatore entra in un appartamento privato dove tutto è stravolto e l'opera d'arte si confonde tra gli oggetti dei proprietari. Per questa edizione gli organizzatori hanno pensato ad un ambiente lussuoso con elementi decorativi particolari. "La villa conserva ancora la carta da parati con colori diversi in ogni stanza" specifica il curatore "gli oggetti di design della Bandera si confonderanno in questo ambiente e così anche altre opere".

Partic. dell'edizione milanesePartic. dell'edizione milanese

Miscuglio alchemico – Un'estemporanea che cambia di sede in sede i suoi protagonisti, gli artisti vengono coinvolti tramite una dinamica a catena, fatta di relazioni e contatti che di volta in volta si trasforma. "In quest'edizione ci saranno artisti legati all'attività degli anni novanta di Elisa Bollazzi, come Norese e Cavenago" continua Castiglioni "poi mi sembrava fondamentale la presenza di Cristini, con lui sto lavorando anche ad altri progetti, e naturalmente coloro che lavorano dall'inizio a questo progetto". Il curatore definisce quest'operazione un intruglio alchemico', una mescolanza dove convivono esperienze concettuali, figurative, performative e dove trova spazio anche la pittura e la fotografia. "E' la dinamica l'importante" afferma Castiglioni "c'è una programmaticità di sviluppo e arrivati alla settima edizione la struttura si è assolutamente chiarita".

Presenza anomala – La sorpresa, piuttosto, è la presenza in questo contesto dinamico, concettuale e performativo di un artista cauto come Alberto Magnani, piuttosto 'alieno' a questo genere di iniziative. Questioni affettive, legami di amicizia con l'architetto proprietario della dimora, il desiderio oggi di entrare in contatto più da vicino con artisti così vicini, così lontani, alla base di questa insolita presenza. La sua pittura sontuosa e chirurgica addossata alle pareti che portano il peso di una storia quasi secolare. E vedere di nascosto l'effetto che fa.

Artisti coinvolti –
Raffaella Bandera, Marilena Bertolli, Elisa Bollazzi, François Bourdon, Miriam Broggini, Umberto Cavenago, Gaia Clerici, Ermanno Cristini, Karin Freschi, Celine Linsey, Alberto Magnani, Aldo Manenti, Manuela Martines, Microcollection, Vinicio Momoli, Giancarlo Norese, Riccardo Paracchini, Luca Scarabelli, Paolo Tangari.

Sabato 22 novembre
dalle 15.30 alle 24
Corso Roma, 38 – Solbiate Arno (VA)
Ingresso gratuito