Amore e psicheAmore e Psiche

I lettori mi perdoneranno l'allusione nel titolo ad alcuni recenti romanzi erotici. Certamente, diverse opere di Rodin tra quelle in esposizione, tra cui il famosissimo "Bacio", suscitarono un certo scandalo nella Francia di fine Ottocento. Altri lavori non mancano di lanciare ancor oggi precisi richiami all'eros, mettendo in evidenza la disinibita ricerca formale del maestro. Ma in questa mostra, si può dire che ci sia tutta la parabola espressiva del Maestro con 62 opere che, accanto all'attenzione sempre viva nei confronti del mito verso i concetti di amore e sensualità, presenta, ad esempio, ritratti di grande effetto come "L'uomo dal naso rotto", "Madame Roll", "Victor Hugo".

La mostra si presenta in un allestimento di grande suggestione scenografica. Sembra, infatti, di entrare in un atelier, quello del grande maestro. Questo anche per ricordare le polemiche, frequenti fin dai primi anni del Novecento, sulla reale paternità delle sue opere, visto soprattutto il proliferare di marmi firmati da Rodin. E' certo che l'artista francese, oltre a lavorare direttamente il marmo, ricorse a molti collaboratori, molti sbozzatori. Ne seguiva

Il BacioIl Bacio

però da vicino l'attività, indicando gli interventi necessari con la matita nera, fornendo precise indicazioni scritte. Di qui a sostenere una condanna morale per inganno e falsità nei suoi confronti, come fece Hildebrand, sembra esagerato. Oggi, la figura di Rodin è riabilitata in questo senso, anzi, in essa si colgono aspetti di modernità, nella sua capacità di delega, mentre resta fondamentale l'ideazione e il modello, di cui l'artista sa assumersi la responsabilità.

Tre sezioni, suddivise in ordine cronologico, costituiscono la mostra. La prima intitolata "L'illusione della carne e della sensualità" raccoglie opere giovanili, come "Il bacio". La seconda, dedicata alla piena maturità del Maestro si caratterizza per la capacità di far emergere dal blocco di pietra le figure, che prendono forma e anima, come il busto dedicato a "Rose Beuret", la sua compagna di vita, e le splendide "Mani di Dio". La terza sezione, intitolata "La poetica dell'incompiuto" è il trionfo del "non finito". Come non ricordare a tal proposito l'influsso che ebbe su Rodin, la "Pietà Rondanini", il grande capolavoro di Michelangelo.

"Rodin. Il marmo, la vita"
Mostra promossa dal Comune di Milano, dal Museo Rodin di Parigi, con la collaborazione di Civita ed Electa
Milano, Palazzo Reale – Sala delle Cariatidi
Fino al 26 gennaio 2014
Orari: lunedì dalle 14.30 alle 19.30; martedì, mercoledì, venerdì, domenica dalle 9.30 alle 19.30; giovedì e sabato dalle 9.30 alle 22.30