Bali. Un’isola più piccola della Corsica, dominata dall’imponente Vulcano Batur, IL SIGNORE del Tempo, degli Inferi e oggigiorno, anche dei cambiamenti climatici. Gli indù, nelle notti di Luna Piena, compiono pellegrinaggi, per lascare doni sulle sue pendici rigogliose e placare così gli Spiriti adirati. Durante la faticosa salita, percorrendo le sponde del Grande Lago, gettano nell’acqua oro e gioielli per quietare le ire della Sacra Montagna.
C’è un piccolo santuario su di un’isoletta verde. Devoti provenienti da ogni parte di bali e non solo portano offerte alla Dea del Lago. Il tempio scampò incredibilmente all’eruzione vulcanica del 1917: la lava si fermò proprio davanti alle sue porte risparmiando, per miracolo, il sacro suolo.
Durante il Nyepi Day, il capodanno della tradizione animista-induista, viene osservato un giorno intero di silenzio. Tutti stanno in casa. Nessuno parla o lavora. Una situazione che, qui da noi, sarebbe quantomeno inimmaginabile. E pensare che, ovviamente, tutto questo ha lo scopo di ingannare gli spiriti e far credere loro che l’isola sia deserta. Così per un anno dovranno andare da un’alta parte a cercare qualcuno da infastidire.
La montagna al centro dell’isola attira le nuvole che risalgono i crinali cariche d’umidità e poi esplodono gonfie di pioggia scura che porta fertilità. Un ciclo ininterrotto che s’alterna al borbottio sgretolante di uno scontro di placche continentali non ancora concluso e rende “un po’ movimentato” questo paradiso. Come ci insegna la Geofisica, il vulcano è un sistema caotico per definizione, non risponde cioè in maniera lineare come ad esempio un fiume, che scende sempre verso il mare. In sostanza è imprevedibile, decide lui al momento come reagire.
Lo Spirito del Vulcano questa mattina ribolle: evidentemente vuole che lo lasciamo in pace. Ci eravamo svegliati prima dell’alba per compiere l’ascensione alla vetta ma una tempesta tropicale talmente fitta da non farci vedere nemmeno gli alberi oltre il cortile ci ha fatto rinunciare all’impresa.
Qualche ora dopo un violentissimo virus si è letteralmente abbattuto sul nostro gruppo, causando forti febbri improvvise e vomito a più di metà degli avventurieri. Se fossimo davvero partiti per la spedizione immaginate cosa sarebbe potuto accadere di noi.
Fortunatamente ci sono situazioni in cui è ancora la Natura che decide e l’uomo saggio può soltanto ubbidire.

Ivo Stelluti, Il Viaggiator Curioso.
Bali