Ecco la seconda puntata della storia di Yamir, un bimbo indiano di nemmeno sei anni e del suo rapporto con l’apprendimento delle regole.

Namastè!

Invece passarono due mesi e il bimbo osservò che, nelle parti del tronco colpite, i tagli nel legno si erano come rimarginati, anzi, proprio in quei punti erano spuntati nuovi rigogliosi rami. L’albero sembrava un po’ più storto, ma pareva godere ancora di buona salute. Venne il giorno del sesto compleanno di Yamir. Com’era tradizione del suo villaggio, la famiglia, al tramonto, si radunò nella radura per una grande festa con canti e balli. In quell’occasione il festeggiato era invitato a esprimere un desiderio che ognuno dei famigliari, secondo le proprie possibilità, si impegnava a esaudire.

Così il bimbo colse l’occasione per spiegare quello che aveva fatto, anche se l’albero non era caduto e non aveva quindi raggiunto il suo scopo. «Desidero che non mi diciate più in continuazione cosa devo fare. Non mi merito tutti questi rimproveri, perché ho sempre dimostrato di compiere il mio dovere. Non è dove è considerato una pianta sacra. Può raggiungere i 30 m. di altezza, con un tronco molto grosso e rami quasi orizzontali, dai quali scendono numerose radici, che col tempo diventano colonne utili a sorreggere il peso della chioma. Deve il suo nome all’uso dei Baniani, la casta dei commercianti, di tenere mercato sotto la sua ombra. Giusto sgridare quelli che ce la mettono tutta per fare bene le cose, solo perché si vorrebbe da loro sempre di più!» sentenziò a gran voce.

Quando terminò il solenne discorso, tutt’intorno ci fu un gran silenzio. Il nonno prese la parola: «Hai Ragione, Yamir, forse abbiamo esagerato. Sei un bambino rispettoso e ubbidiente. È inutile riempirti la testa con un sacco di raccomandazioni.

Faremo così: a partire da questo giorno, per te così importante, ognuno di noi ti dirà una cosa che, da quel momento, potrai scegliere se fare o meno. Sarà una tua piccola libertà. Ad esempio da domani potrai decidere tu quando finire i compiti, oppure dalla settimana prossima, dopo la scuola, potrai andare a giocare a piedi nudi al fiume e così per tutto l’anno. Tuttavia, dall’Albero della Luna, hai imparato che ogni regola può sembrare un colpo fastidioso, ma se ne accetti e ne comprendi il significato, potrà anche rinforzare il tronco e aiutarti a crescere meglio. Questo insegnamento ti è stato donato proprio l’albero che porta il tuo nome. Yamir, infatti, in lingua hindi, significa Luna.»

Ivo Stelluti,

Il Viaggiator Curioso

Mamallapuram, India del sud, Aprile 2018