Lontano dal frastuono cittadino, il parco di Villa Toeplitz costituisce senz'altro un fiore all'occhiello della città giardino.
Ai piedi del sacro Monte, la villa deve il nome a Giuseppe Toeplitz, un banchiere di origine polacca che la acquisì nel 1914, portando sensibili miglioramenti al parco, con la creazione dei vari giochi d'acqua, fontane in mosaico celestino e marmo grigio di Carrara, tra siepi di cipresso e di macchie arboree a forma libera di diverse specie.
Un giardino eclettico, insomma, che anche nel 2015 figura tra i finalisti del premio internazionale "Il parco più bello", al fianco di Villa Visconti Borromeo Litta di Lainate, il giardino di Villa Grock a Imperia, Villa Serra a Sant'Olcese in provincia di Genova, il Giardino dei Tarocchi a Garavicchio Capalbio provincia di Grosseto, Villa Medici a Roma, il Giardino di Ninfa a Latina, il giardino botanico della Culturea di Lecce, villa Caristo di Stignano in provincia di Reggio Calabria.

Il Comitato parla di Villa Toeplitz in maniera entusiasta
, descrivendo i suoi 8 ettari di parco, i percorsi romantici e bucolici, l'ampia trama di percorsi e di sentieri, dall'andamento morbido e sinuoso:
"Villa Toeplitz (Varese) e il suo parco esteso otto ettari che venne ideato, tra il 1920 e il 1927, dal suo proprietario , il banchiere di origine polacca Giuseppe Toeplitz, con l'intervento dello studio "L. Collin – A. Adam & C." di Parigi. L'impianto del parco presenta un disegno formale nella zona centrale e in prossimità degli edifici, mentre ha una configurazione paesaggistica nell'area a est con viali sinuosi e radure nei boschi misti ricchi di specie esotiche, per lo più conifere. Vi si ammirano imponenti esemplari di sequoie, cedri del Libano e dell'Himalaya assieme a faggi maestosi. Il percorso principale sale dall'ingresso alla collina detta "belvedere" attraverso scenografiche quanto monumentali gradinate e cascate in porfido interrotte da fontane in mosaico e marmo con giochi d'acqua, che evocano ambientazioni islamiche Moghul concepite da Edwige Mrozowska, moglie del Toeplitz e appassionata viaggiatrice nei paesi asiatici. Dal 1972 la proprietà è del Comune di Varese che l'ha destinata a parco pubblico con aree per il pic-nic e giochi per i bambini. Nella villa sono ospitati il Museo etoarcheologico Castiglioni e una sede della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell'Università Insubria".
Una bellezza, quella decantata nelle descrizioni, che ci si augura diventi presto reale, attraverso un radicale piano di riqualificazione e pulizia che riporti fontane, giochi d'acqua e vialetti al loro fascino originale.

Entro la prossima estate, tra questi dieci finalisti, verranno eletti i due vincitori, rispettivamente per la categoria Parchi Pubblici e per la categoria Parchi Privati.

Il Comitato scientifico – che per la selezione ha tenuto conto dell'interesse botanico e storico-artistico, dello stato di conservazione, degli aspetti connessi con la gestione e la manutenzione, dell'accessibilità e dei servizi, delle relazioni con il pubblico e della promozione turistica – è composto da sette grandi esperti del settore: Vincenzo Cazzato (presidente, Università del Salento, per anni coordinatore del Comitato ministeriale per lo studio e la conservazione dei giardini storici), Alberta Campitelli (Dirigente dell'Ufficio Ville e Parchi Storici del Comune di Roma), Marcello Fagiolo (Presidente del Comitato nazionale per lo studio e la conservazione dei giardini storici), Ines Romitti (architetto paesaggista AIAPP – IFLA), Rossella Sleiter (giornalista, collaboratrice per anni di "Linea Verde", responsabile della rubrica sui giardini de "Il Venerdì di Repubblica"), Luigi Zangheri (già Presidente del Comitato scientifico internazionale per i paesaggi culturali ICOMOS-IFLA, presiede l'Accademia delle Arti del Disegno di Firenze), Margherita Azzi Visentini (Politecnico di Milano).

Al concorso partecipano tutti i Parchi affiliati al Network dei Parchi Più Belli d'Italia (www.ilparcopiubello.it), ad oggi oltre 1.000, tra i quali vengono ogni anno selezionate le eccellenze tenendo conto degli aspetti storico-artistici e botanici, dello stato di conservazione, del programma di manutenzione e gestione, della presenza di adeguati servizi, accessibilità e informazioni al pubblico.

Il Premio intende promuovere la cultura e la conoscenza di questo nostro inestimabile patrimonio, per rendere questi beni apprezzabili non solo dalla ristretta cerchia degli specialisti, ma soprattutto dai giovani e dal pubblico nazionale e internazionale.

Il concorso, unico del settore in Italia, è ormai giunto alla tredicesima edizione, riscuotendo un interesse e un successo sempre più ampi. Lo dimostrano il numero e la qualità dei partecipanti, nonché l'attenzione da parte della stampa e dei media nazionali, in costante crescita negli ultimi anni.

I vincitori delle precedenti edizioni sono: Giardino di Villa Barbarigo a Valsanzibio (ediz. 2003), Giardino de La Mortella a Ischia (2004), Giardini del Castel Trauttmansdorff a Merano (2005), Villa d'Este a Tivoli (2006), Isola Bella a Stresa (2007), Villa Pisani a Stra (2008), Reggia di Caserta (2009), Parco del Castello di Racconigi (2010), Giardino di Villa Lante (2011), Il Vittoriale degli Italiani (2012), Parco Giardino Sigurtà (categoria Parchi privati, 2013) e Giardino della Villa Medicea di Castello (Parchi pubblici, 2013), Real Bosco di Capodimonte a Napoli (Parchi pubblici, 2014), Villa San Michele a Capri (Parchi privati, 2014).