La mostra è curata dall'art director Lorenzo Schievenin Boff, con il patrocinio della Provincia di Varese e dell'assessorato alla cultura di Somma Lombardo.

<Per Claudio Lovetti – scrive Silvana Angela Ferrario – dipingere è una passione di famiglia: sono ancora vivissimi i ricordi che conserva dello zio Dino Bollini, diplomato a Brera e paesaggista irriducibile di vecchie cascine, che raggiunse la fama ormai avanti negli anni, quando Zeffirelli lo chiamò per collaborare alla scenografia del suo "Gesù". Lo zio intuì le doti del giovane nipote e lo portava con sè nelle uscite en plein air, trasmettendogli le basi del dipingere accademico. Ma Claudio guardava già a Picasso, a Braque, a Mirò…ma anche a Fontana o a Guttuso e andava formando un proprio stile, una personale visione della pittura e dell'opera d'arte, che si fondava sull'espressione immediata, densa di pathos, in grado di restituire una realtà tutta rivissuta dall'interiorità, dal sentimento dell'Artista. Anche le storie vere di persone conosciute nella quotidianità possono così essere narrate da immagini vive ed efficaci, che nascono dalla profonda pietà dell'Artista per chi ha vissuto momenti tragici; come accade in quella Storia triste, che ha trovato un supporto inedito in una vecchia porta, che apre gradatamente i suoi battenti per svelarci una dolorosa vicenda realmente accaduta a un'amica. Ma l'Artista ama anche rappresentare paesaggi, superando la naturalistica piacevolezza dell'impressionismo per tracciare con essenziali, vigorose pennellate visioni dense di emozione e suggestione. I paesaggi umani, ricchi di personaggi, accavallantisi in una eccentrica prospettiva, rivelano comunque la costante attenzione dell'Artista per l'umanità ora gioiosa, ora triste che lo circonda e che lui guarda con occhio vigile e partecipe, pronto a svelare sentimenti, turbamenti, inquietudini, con quella sua personale, espressiva pennellata di Artista profondamente appassionato alla vita>.
Claudio Lovetti nasce a Gallarate nel 1954 dove attualmente vive e lavora. Nel 1994 si è classificato semifinalista al Concorso giapponese "International Texile Design Contest", mentre nel 1997 ha iniziato la sua carriera espositiva. Ultima la mostra alla sala dell'Orologio a Casciago (VA).
Info.
Galleria Oriana Fallaci
Via Briante, 12/A – Somma Lombardo (VA)
dal 23 al 31 Maggio 2015
ORARI:
Domenica 10.30 – 12.30
17.00 – 19.00
Giovedì 17.00 – 19.00
Venerdì 17.00 – 19.00
Sabato 17.00 – 19.00
Inaugurazione sabato 23 Maggio 2015 – ore 18.00