Figura speculareFigura speculare

Un laboratorio di idee"Tu prova ad avere un mondo nel cuore e non riesci ad esprimerlo con le parole…", scriveva De Andrè nel suo omaggio alla follia. Un matto, il lato nascosto del nostro essere, ha da sempre incuriosito soprattutto persone sensibili come gli artisti, spingendoli alla ricerca, alla voglia di indagare e dar voce all'inconscio. Miriam Secco e Manuela Sormani sono le due giovani artiste che negli spazi della galleria Accademia Contemporanea si confrontano nella doppia personale 'Come la zanzara sul dorso di una tigre', visitabile fino al 28 marzo.

Visioni bipolari – Una mostra a quattro mani che vede ben accostati i lavori delle due artiste. "Partendo dalla figura del matto, quella della carta dei tarocchi, singolarmente abbiamo sviluppato il tema della follia, quella parte irrazionale nascosta che non vogliamo vedere" spiega Miriam Secco. "Io ho analizzato maggiormente l'aspetto realistico mentre Manuela ha seguito la sua linea espressiva, dando rilievo all'aspetto psicologico partendo da un testo di Alejandro Jodorowsky. Ha realizzato un video in cui la follia è descritta in una sorta di viaggio mentale compiuto da una giovane ragazza che si muove in un ambiente libero, spazioso, immerso nella natura". Le ricerche condotte dalla giovane varesina invece l'hanno portata al confronto con la realtà dei contadini e pastori polacchi che trascorrono i lunghi periodi invernali in cascine isolate nelle montagne. Si dedicano

Miriam SeccoMiriam Secco

totalmente alla lavorazione del cuoio e del legno, realizzando dei particolari intagli che Mirian ha riproposto nel cartone: "Sono lavori giocati su forme concentriche e speculari, esattamente legate alla follia, alla duplice personalità esistente in ogni individuo".

Doppio volto – "I testi, le superfici disegnate e ritagliate di Miriam Secco, le immagini nello scorrere del video e nella fissità fotografica di Manuela Sormani, introducono nella percorrenza dello spazio espositivo, nella grande stanza della decompressione esistenziale, nell'habitat 'distinto' l'esperienza del pensiero. Per entrambe le artiste, la lettura e l'aderenza all'arte obbliga al percorso dello sguardo ed al movimento delle emozioni nel ruotare a vuoto dell'immagine (ricordo, simbolo, documento) del girovagare sul suo asse, nel tracciato senza meta se non riconoscibile nell'immensità che sta in se stessa; è ancora la realtà ad affacciarsi con il suo più bel volto, quello dell'arte con le forme floreali ed i colori della natura, con le dimensioni linguistiche del disegno che afferra lo sguardo e l'acquerello del ricordo che sfuma al tramonto, nel borderland di una sensibilità nella vita accettata e comunicata; da alcuni accolta", così vengono presentate le due artiste. "Nell'allestimento abbiamo voluto che i nostri lavori si intrecciassero – prosegue Miriam – così il video viene proiettato su due pareti e i miei intagli sono sospesi in aria".

'Come la zanzara sul dorso di una tigre'
mostra Miriam Secco e Manuela Sormani
fino al 28 marzo 2010
galleria Accademia Contemporanea
Milano, via San Calocero, 27
(MM Sant'Agostino)
orari: da martedì a sabato 16.00-19.00
domenica e lunedì chiuso
www.fraubluker.com
www.accademiacontemporanea.it