Le "asimmetriche armonie" di Giuliano Barbanti (Sesto San Giovanni 1936) passano attraverso quattro momenti nodali della sua ricerca artistica.

Il lavoro sul segno e sulle varianti cromatiche ha inizio alla fine degli anni '60, mentre gli anni '70 segnano il passaggio dal colore a olio, all'acrilico spruzzato con l'aerografo.
Nel decennio successivo, Barbanti da vita ad una rigenerata costruzione geometrica, sino agli anni '90 dove avviene l'abbandono dell'aerografo, che lo porta a cerare nuove strutturazioni cromatiche.

La personale in corso presso Lorenzelli Arte a Milano, può definirsi, a pieno titolo, quasi un'antologica, poiché la prima della allora Galleria Lorenzelli, risale al 1975.

In alcune opere in mostra, il susseguirsi cromatico scandisce equilibri di superfici e colore, in altre è quasi un liquefarsi come in spazi onirici, dove dalla razionalità delle regole formali, si passa alla licenza lirica che avvolge a affascina quasi a creare una metafisica della luce.

Poi si torna alla selettività degli spazi, dove ogni passaggio cromatico definisce precise geometrie creando esatti rapporti fra profondità e rilievi.

I trittici e i dittici esprimono ritmo e cadenze sonore, sono respiro profondo tanto da condurre a un tempo dell'infanzia, dove fare sostare lo sguardo, dove comporsi, dove guardare dentro di se.

Giuliano Barbanti – " asimmetriche armonie"
Milano – Lorenzelli Arte – C.so Buenos Aires 2
Fino all'11 luglio
Orari: martedì – sabato 10-13/15-19