Il pubblico tra le opereIl pubblico tra le opere

Il plauso della città – Erano in tantissimi ad affollare la sala conferenze del Museo del Tessile per la presentazione del libro monografico "La foresta d'arte" sulla vita artistica del pittore bustocco Silvio Crespi. La dedizione con cui da cinquant'anni realizza le sue opere è stata premiata dal pubblico cittadino che lo ha seguito nel corso della sua carriera e che non poteva mancare a questo coronamento artistico.
Il fervore della sua attività si trova riflesso nell'ampia documentazione che il libro offre, attraverso la riproduzione di quasi 400 opere dell'artista e più di 60 pagine di testo a commento di queste.
Alla presentazione erano presenti, accanto all'artista, il sindaco Gigi Farioli, Monsignor Claudio Livetti e l'Assessore alla Cultura ed Educazione Claudio Fantinati. Moderatore degli interventi Gianluigi Marcora e a introdurre il libro l'architetto Giuseppe Magini, che da tempo si è accostato alla pittura dell'artista e che ha curato direttamente la monografia.

Gianluigi Marcora e l'artistaGianluigi Marcora e l’artista

Il commento delle autorità – Un libro che racconti la sua vita, che contenga tutte le sue opere. Questo l'obiettivo che l'artista ha inteso perseguire grazie a questa notevole pubblicazione. Ma perché Silvio Crespi? A evidenziare i meriti della sua pittura si sono succedute le varie autorità. Monsignor Livetti ne sottolinea la componente spirituale, che conferisce alle sue opere una funzione catartica, cui il bello artistico dovrebbe sempre mirare. A ciò aggiunge l'immediatezza dei suoi lavori, che non necessitano di troppe spiegazioni, ma parlano da sé attraverso la semplicità di soggetti e la freschezza dello stile. Anche l'assessore Fantinati dichiara di esser rimasto colpito dalla sincerità con cui Crespi ama il suo mestiere e che riflette nelle sue opere. "Silvio Crespi è artefice di una bellezza che non ha bisogno di una particolare esegesi, è schietta, di facile lettura senza essere superficiale, ma anzi ricca di significati simbolici" ha dichiarato il Sindaco, puntualizzando, inoltre, che la pubblicazione di questo libro non è certo da intendersi come testamento artistico, ma anzi solo come conclusione di una fase della sua fortunata carriera ancora in salita.

Realtà e simbolo –  L'architetto Magini ha poi condotto un'approfondita riflessione, in cui ha tracciato le caratteristiche salienti della pittura dell'artista. La scelta figurativa non coincide per il pittore in una semplice aderenza al verbo realista, ma a partire dal dato reale sublima in una dimensione magica, densa di simbologie. Gli stessi titoli delle opere dichiarano spesso una particolare ispirazione religiosa o comunque riflettono un particolare stato d'animo, in grado di alterare il dato reale in chiave espressiva. Quel sentimento di tenerezza che più di tutti sembra animare le sue opere è motivo del suo ricorrere affettuoso ai soggetti più amati: i suoi famosi cavalli, le scene religiose e i paesaggi, soprattutto dell'amata montagna. Anche il volume prevede una suddivisione in capitoli corrispondenti ai diversi generi affrontati dall'artista e un ulteriore approccio diretto è possibile nei prossimi giorni attraverso l'esposizione delle sue opere alla Sala delle Mostre Temporanee presso il Museo del Tessile.

Valori puri – La vasta produzione di Silvio Crespi testimonia una capacità di comunicare, attraverso i diversi generi affrontati, la bellezza della vita, le meraviglie della natura, la potenza dei sentimenti. L'animo genuino della sua pittura da anni ha fatto centro nel cuore di molti, che oggi festeggiano con lui questo traguardo. Con questa monografia si celebra non solo il suo lavoro, ma, soprattutto, la sua umanità nel restituire valori rari e puri, spesso sottovalutati: amore, umiltà e semplicità.