Il quadro donato dal pittoreIl quadro donato dal pittore

La donazione a Busto –  Non poteva esimersi da un gesto così generoso, come donare la propria opera all'Ospedale di Busto Arsizio, lui che è uno tra i più famosi e apprezzati pittori della città. Stiamo parlando di Silvio Crespi, un'istituzione nell'ambiente artistico cittadino, che lunedì 13 dicembre ha consegnato un suo quadro dal titolo "Il trionfo della natura" (cm 70×100, realizzato nel 2009) al direttore generale dell'Azienda Ospedaliera Pietro Zoia. L'opera di Silvio Crespi si aggiunge, dunque, a quelle di due precedenti illustri, Carlo Farioli e Marcello Schiavo, andando ad alimentare il patrimonio artistico del nosocomio e soprattutto portando avanti l'ammirevole tradizione delle donazioni "d'arte". 

Arte in Ospedale – "Mi sembrava il minimo che potessi fare" ha commentato l'artista "nella speranza che la mia arte possa servire a sollevare il morale dei pazienti". Piacevolmente soddisfatto anche il direttore Zoia: "Desidero ringraziare di cuore Silvio Crespi per il magnifico regalo che ha fatto al nostro ospedale. E' un quadro che evidenzia le elevate capacità pittoriche di un artista con una vena creativa fuori dal comune e di una persona di grande sensibilità umana".   
Un'opera di Silvio CrespiUn'opera di Silvio Crespi

La mostra a Legnano – Proprio la fresca sincerità con cui Silvio Crespi da anni ritrae i molteplici aspetti della vita, è da sempre in grado di toccare l'animo del pubblico. I suoi recenti lavori si potranno ammirare fino al 23 dicembre presso il Centro San Magno a Legnano. La mostra, dal titolo "Silvio Crespi – Speranze tra terra e cielo", presenta il repertorio degli ultimi anni, in cui è possibile rintracciare un recente ed inedito utilizzo della foglia d'oro. 


Le bellezze della vita – L'esposizione riflette la varietà dei soggetti trattati dall'artista: la natura, l'arte sacra, i suoi famosi cavalli.  Un figurativo, il suo, impregnato di forza simbolica: nella pittura di Silvio Crespi la fedeltà al verbo realista si stempera, infatti, in atmosfere evocative, quasi magiche, che rispecchiano stati d'animo e meditazioni profonde dell'artista, sulla vita e sulla bellezza che sta a noi cogliere nelle piccole e grandi cose che ci circondano. Come rivela il titolo della mostra, l'arte di Crespi rimane sospesa in un limbo leggero tra terra e cielo, tra realtà e tensione all'oltre.