Pala del Morazzone a Caronno VaresinoPala del Morazzone
a Caronno Varesino

Dopo la firma, in chiesa – Firmato l'accordo sul comitato scientifico con Pierpaolo Cassarà (presidente della Fondazione Labus Pullè, promotrice della mostra sul Morazzone) e Andrea Spiriti, e dopo qualche piccante digressione sulla Maddalena morazzonesca, di sua proprietà, Vittorio Sgarbi si è recato nella chiesa parrocchiale di San Vincenzo Martire. Accompagnato qui da rappresentanti dell'Amministrazione Comunale, dal parroco Don Luigino e da alcuni storici, il noto critico d'arte ha voluto osservare da vicino la tela attribuita a Piefrancesco Mazzucchelli, una "Glorificazione di San Carlo Borromeo", di cui ha apprezzato il moto armonico degli angeli che innalzano la figura del santo.

Migliore l'esemplare milanese – Un rapido sguardo al dipinto caronnese e poi al "San Carlo in gloria e angeli" della Chiesa di Sant'Angelo a Milano, riprodotto nel libro di recente pubblicato, "La vaga e magnifica Chiesa di Caronno Varesino", per dichiarare: "sono identiche ed entrambe del Morazzone, ma quella milanese è migliore. I putti sono dentro il corpo del San Carlo come quelli della Maddalena che ho a casa, ma alcuni sono di fattura inferiore a quelli di Milano Le esporremo tutte e due in mostra.". È intervenuto dunque il professor Spiriti sottolineando che gli angioletti presenti nel quadro, in basso a sinistra, "potrebbero essere stati realizzati da un giovane Mondino". Sgarbi ha rivolto una nota di riguardo anche alle decorazioni in stucco della chiesa in un veloce scambio di opinioni con lo storico dell'arte Spiriti: "belli questi stucchi, vero?", cui il docente dell'Insubria ha risposto: "potrebbero essere della nota famiglia di decoratori Bianchi-Sala". Una veloce visione alle altre opere della chiesa, quindi un salto a Villa Menni in fase di recupero e alla scuola elementare di Via Piave da poco ristrutturata, per poi ripartire.