Nel video che vi presento racconto la storia di Yamir, un bimbo indiano di nemmeno sei anni e del suo rapporto con l’apprendimento delle regole.

Ho scritto questa piccola novella perché spesso nella nostra vita capita di essere sommersi dalle norme, leggi, dettami, principi e da non comprenderne il significato. La narrativa indiana procede spesso per favole o parabole dalle quali si possono trarre insegnamenti che migliorano la nostra vita. Dopo averne ascoltate innumerevoli durante i viaggi in India voluto cercare di riprodurne lo stile e gli elementi essenziali. Il testo completo lo trovate nel libro “Un albergo a mille stelle” edito da Aporema. Questa nuova veste video-narrata mi pareva interessante per i Viaggiator Curiosi Per completezza riporto anche il testo e alcune immagini.

Il piccolo Yamir non aveva ancora compiuto sei anni quando il fardello delle responsabilità familiari lo travolse.

«Tra poco andrai a scuola: ora sei grande, devi studiare e imparare tutto!» ripeteva da giorni la mamma. «Devi impegnarti, non perdere tempo a giocare» continuava. Subito dopo la nonna aggiungeva: «Finita la scuola, starai in casa con me e farai i compiti!»

Lo zio faceva eco: «Ogni mattina passerai dal tempio a dire una preghiera, come ti ho insegnato. E ricordati le offerte a Saraswati, la dea della Conoscenza.»

«Terminati i compiti dovrai dare una mano alla mamma a riordinare la casa, mentre io sono ancora al lavoro» concludeva il papà.

E per finire: «La sera non potrai più andare a trovare il nonno per ascoltare le sue storie, perché dovrai mettere a letto i tuoi fratelli più piccoli.»

 

Eh, no… anche il nonno era davvero troppo! Tutti questi doveri, sopraggiunti così all’improvviso, gli stavano stretti: più lui cercava di essere diligente e più tutti continuavano ad aggiungere obblighi e restrizioni. Decise che era giunto il momento di fare qualcosa, ma occorreva un piano. D’ora in poi ogni volta che qualcuno mi farà una ramanzina, andrò di nascosto a prendere l’ascia del nonno e scaglierò un colpo al tronco del Grande Albero della Luna, pensò.

Il vegetale in questione era un Baniano, un enorme Fico del Bengala, che sorgeva in fondo alla radura da chissà quanti anni ed era diventato un albero sacro per tutto il villaggio. Quando la poderosa pianta sarebbe finalmente caduta, Yamir avrebbe spiegato a tutti la motivazione del suo clamoroso gesto. Così capiranno e mi lasceranno in pace! Gli sembrava una buona idea e cominciò subito a metterla in pratica. Con tutti i rimproveri che subiva ogni giorno, un colpo dopo l’altro, l’albero sarebbe di certo caduto in breve tempo.

Ci Vediamo settimana prossima con la seconda parte.

Ivo Stelluti,

Il Viaggiator Curioso

Mamallapuram, India del sud, Aprile 2018