Un momento della presentazione del libro alla FreraUn momento della presentazione del libro alla Frera

E' stato pubblicato per i tipi di Macchione il libro della giovane e promettente studiosa Lara Broggi: "Antonio da Tradate. La pittura tardo-gotica tra Ticino e Lombardia". La presentazione di questo volume si è svolta sabato 31 nella sala conferenze della Biblioteca civica di Tradate.

In questa monografia, la prima su questo pittore, vengono analizzati e confrontati diversi cicli di affreschi sparsi per il Canton Ticino, nei Grigioni e lungo le sponde lombarde del Lago Maggiore. L'analisi inizia con una contestualizzazione del periodo storico ed una puntuale sintesi di alcuni "pittori minori": Cristoforo e Nicolao da Seregno – i più famosi esponenti della cosiddetta bottega dei Seregnesi – Jacopino da Velate, Martino da Varese. Inoltre viene fatto un breve excursus su Galdino da Varese e su alcune opere presenti nel territorio varesino.

L'autrice poi passa ad esporre alcuni dati riguardanti la biografia del pittore, di cui ci restano solo poche informazioni. Esamina i casi degli affreschi attribuibili con certezza ad Antonio e quelli che si possono accostare alla bottega oppure alla produzione del figlio Giovanni Antonio.

Alcune delle opere riconducibili al da Tradate sono

La copertina del libroLa copertina del libro

collocate nel Collegio Papio di Ascona, nella chiesa di Santa Maria della Misericordia e nella chiesa di San Michele a Palagnedra. In queste due località si possono ammirare le più alte realizzazioni dell'artista. Nella prima, si osservano molti affreschi che testimoniano le correnti stilistiche ticinesi dal XIV fino all'inizio del XV secolo. Gli affreschi di Antonio da Tradate sono collocati sulla parete meridionale, tra questi una Madonna in trono con Bambino leggente.

Della seconda rimane solo una parte dell'antica decorazione perché è andata quasi totalmente distrutta nel corso della costruzione dell'attuale chiesa tra il 1640 ed il 1731. Ciò che rimane faceva parte dell'antico presbiterio, ora utilizzato come sacrestia: una splendida Crocefissione – che si rifà a modelli arcaici tardo-medievali e circolanti in area lombarda – sulla parete orientale e, sulla volta, i Dottori della Chiesa e nella parte bassa la rappresentazione dei Mesi.

Nel territorio lombardo si conservano testimonianze preziose a Cunardo, Maccagno, Curiglia con Monteviasco e a Luino.
Una serie di immagini realizzate dall'autrice aiuta il lettore nella comprensione del testo. E per chi volesse approfondire gli argomenti trattati nel libro, una ricca bibliografia correda l'opera.
In conclusione, si può affermare che questo ottimo lavoro permette di riscoprire una parte storico-artistica del nostro territorio molto spesso dimenticata e trascurata.