Sant'AmbrogioSant'Ambrogio

C'è sempre un motivo – Ci sono sempre motivi particolari per tornare a visitare il Museo Baroffio o per scoprirlo una prima volta. In genere, sono gli approfondimenti che la conservatrice Laura Marrazzi offre ai visitatori. Difficile tornare a mani vuote quando le visite guidate offrono all'esperto ma soprattutto al curioso nuovi spunti e stimoli efficaci per avvicinare il patrimonio artistico secondo un'ottica divulgativa che affronta l'iconografia dal punto più descrittivo possibile, unendo storia e racconto.

I tanti perché del santo
– Anche l'occasione della Festa di Ognissanti offre al museo e alla studiosa l'occasione giusta. Quattro visite guidate, giovedì e venerdì – in entrambi i giorni la prima alle 10.30, la seconda alle 15.30 – per aggirarsi tra i personaggi raffigurati nelle opere della collezione e, senza avere avere manuali di iconografia e iconologia alla mano, risolvere i tanti misteri in cui ci si imbatte ogniqualvolta ci capita di essere al cospetto di una raffigurazione sacra: perchè quell'animale vicino a quel santo, perchè quello strumento di tortura, perché quel simbolo, perché quel contesto? Ognuno di loro ha una sorta di codice rappresentativo, una carta di identità di simboli che ne svelanol'identificazione con le scritture e la tradizione: S. Maria Maddalena, S. Ambrogio, S. Babila, S. Martino, S. Caterina d'Alessandria, S. Vincenzo, S. Chiara, per dire solo i più noti.

Gli attributi
– Laura Marrazzi studia il progetto su misura: "Il leone, la campanella e la ruota: come riconoscere i santi" fa il paio con altri, recenti percorsi mirati; l'ultimo dei quali, quella sorta di viaggio nei giardini ritratti nelle opere del museo, intitolato "Quando la natura si fa simbolo" che andava ad indagare il profilo, i significati che soggiacevano per lunghi secoli alla scelta degli elementi naturali di un'opera d'arte. Gli stessi criteri che sottendono alla selezione meticolosa degli attributi iconografici con cui ogni santo era doviziosamente rappresentato. "Un'occasione divertente – spiega Laura Marrazzi – per imparare a individuare alcuni dei santi più popolari, perché avere consapevolezza di ciò che ci circonda è importante per tutti, non solo per i credenti e per i devoti.

Apertura eccezionale
– Il Museo, che con domenica 4 novembre chiuderà per riaprire in corrispondenza del periodo natalizio dall'8 dicembre, sarà dunque eccezionalmente aperto anche venerdì 2 novembre, oltre ai consueti giovedì, sabato e domenica (9,30 – 12, 30; 15 – 18,30).

Museo Baroffio e del Santuario del Sacro Monte sopra Varese
Piazzetta Monastero
21100 – Varese
tel. 0332 212042
info@museobaroffio.it
www.museobaroffio.it
Ingresso 3,00 €; ridotto 1,00 €