I donatori, la famiglia AlampiI donatori, la famiglia Alampi

Cassano Magnano, Villa Oliva – Nella splendida cornice dell'edificio settecentesco sabato 27 ottobre il sindaco Aldo Morniroli ha presentato le due donazioni di cui la comunità cassanese beneficerà in futuro: un dipinto di Emil Lindefeld, raffigurante il Cav. Giulio Brusadelli, Don Luigi Orione e la signora Anna Macchi, in precedenza collocato nella direzione della scuola "Karol Woytila", e una "Enciclopedia Cattolica – Città del Vaticano" composta da 12 volumi, degli anni '50.

I donatori – La scuola Woytila, rappresentata dalla famiglia Alampi che la dirige, e la Chiesa, rappresentata da Don Emilio Fossati, della Curia milanese ed ex-coadiutore della parrocchia di Cassano Magnano, hanno donato al Comune due opere importanti per il messaggio che trasmettono, contraccambiando in questo modo il grande sforzo compiuto dal Comune che sta completando la ristrutturazione di Villa Oliva, per farne un polo culturale importante a livello musicale e artistico. "Come la chiesa cassanese degli ex Don Bianchi e Don Alfonso Panzieri, fu molto legata a Piero e ad Adele Oliva che in questa villa vi trascorsero una vita ha sottolineato Don Fossati – così la chiesa attuale vuole rafforzare quel legame, attraverso la donazione dell'"Enciclopedia Cattolica" che verrà collocata nella villa, ora proprietà comunale".

Un particolare del quadro di Emil LindefeldUn particolare del quadro di Emil Lindefeld

I personaggi del quadro – Il dipinto, restaurato di recente, mostra il Cav. Brusadelli e la coniuge Anna Macchi, ricchi industriali cassanesi, che ristrutturarono, arredarono e donarono lo stabile che sorgeva accanto al castello visconteo di Cassano, ora sede della scuola privata "Woytila", a Don Luigi Orione. Questi, a sua volta rappresentato nel quadro, di quell'edificio fece un orfanotrofio che alla metà degli anni '50 contava circa una cinquantina di orfanelli. Nel 1983, dopo oltre 40 anni, l'Istituto cessò la sua attività e fu venduto alla scuola "F. Cavallotti" di Gallarate, che lo intitolò all'allora neo pontefice Woytila.

Gli anni '50 e l'Enciclopedia Cattolica – I 12 volumi della raccolta enciclopedica furono realizzati al termine della seconda guerra mondiale, perché fossero espressione consapevole dell'apostolato della chiesa cattolica, più che mai essenziale in un momento di diffuso scetticismo e sbandamento dovuti al tragico conflitto.

L'assessore Polisano e Don FossatiL'assessore Polisano e Don Fossati

Il messaggio dell'Enciclopedia – "Scritta in italiano e italiana è la maggior parte dei collaboratori; ma tanto il suo significato, quanto la sua realtà trascendono i confini d'una nazione…il carattere di un'enciclopedia cattolica è tutto qui: tiene alla sua cattolicità di ispirazione, fornendo organicità e garanzia di dottrina, trasforma l'erudizione in cultura e la cultura in fermento di vita", questo scriveva nel 1949 il Card. Pizzardo nella presentazione al primo volume. Don Emilio Fossati, rifacendosi alle parole del Cardinale, ribadisce che la nostra è una cultura cattolica e in quanto tale deve contemplare ed apprezzare tutte le culture, proprio come fa l'enciclopedia.

L'atto del donare – E' stigmatizzato nelle persone dipinte da Lindefeld, esempi di grandi donatori attraverso le loro opere, materiali e spirituali, ma il messaggio della donazione è trasmesso anche dall'enciclopedia, il cui spirito apostolico è espressione del fare dono di se stessi agli altri. Proprio per questo le parole di Nicola Poliseno, assessore alla cultura, suonano da consiglio e da monito: "se ogni cassanese facesse un passo in più per migliorare se stesso e la città, il paese e tutti i suoi abitanti ne trarrebbero vantaggio", lasciando intendere che tutti dovrebbero emulare i gesti dei donatori attuali e di quelli rappresentati nelle opere donate.