ILARIA BERETTA – VIDEO DI PRESENTAZIONE

Pensare e leggere il contemporaneo ha portato allo scon­finamento dalle categorie di linguaggi dell'arte sia nel momento di ricerca, che è necessariamente multidi­sciplinare, sia nella materializzazione dell'interpretazione artistica, che di­venta stratificata e plurilinguistica. Ma non solo. Si verifica an­che l'annientamento di barriere tempo­rali; come nel caso spe­cifico del Neolitico in cui nelle so­cietà matriarcali si praticava il culto della Dea Madre. Linguaggi simbolici a cominciare da­gli "Chevron", le V multiple, incisi o dipinti, nelle pitture rupe­stri.

Segni che appaiono sul corpo delle madre e poi su oggetti di culto e ceramiche, che costituiscono l'antico linguaggio della dea generatrice di vita, colei che protegge e nutre, ma anche colei che presiede alla morte. Il lavoro si legge su diversi livelli. Mezzi audio e video riportano parole di Antonin Artaud videoproiettate e lette da Antonio Caronia che si riferiscono agli automatismi umani come dannazione ed impedimento.

WILLIAM BERNI – VIDEO DI PRESENTAZIONE

Ho sempre riprodotto su tela il più fedel­mente possi­bile la realtà, ma col tempo ho capito che ai miei lavori mancava "poesia". La chiamo poesia, probabilmen­te sono semplici emozioni. Per quanto riesca a stupirmi l'iperreali­smo e la scrupolosa cura dei dettagli alla ricerca della perfezione, non posso ignorare di rimanere incantato da­vanti a un Pedretti. Potrei dire Monet, Benson alla fine è quella la pittura che mi tocca. Ed è proprio quella la ma­gia che mi manca, quello che sto cercando.

E' inevitabile che chiunque guardi i miei quadri si soffermi sui sogget­ti in primo piano, ma la cosa importante, che voglio trasmet­tere, sono le sensazioni di quel momento. For­se è banale e scontato dirlo, ma penso sia ciò che cerca un fo­tografo: catturare quella luce. Io voglio riuscire a passarla su tela e quando proverò quelle emozioni guardando un mio quadro allora avrò trovato la poesia che vado cercan­do.

GABRIELE CASTELLANI – VIDEO DI PRESENTAZIONE

La fonte della mia ricerca artistica parte dal fotografare mentalmente un'azione e riprodurla attraverso calchi anatomici. Le due opere che vi presento fanno parte del progetto " scultura gestuale" dove è la mano, colta in semplici movimenti quotidiani, la protagonista. Come se fosse un fermo immagine ogni mia opera rappresenta un gesto ben preciso che, a volte, può diventare maldestro.

Basta un attimo di distrazione e il semplice alzare una tazzina di caffè dal bancone del bar può trasformarsi in un piccolo disastro, rovesciandola per terra. Oppure, preparando un caffè lungo farlo fuoriuscire addirittura dalla tazzina. La scultura diventa lo specchio della realtà in cui viviamo, dove l'opera è come se fosse un fotogramma della nostra vita e un gesto che tutti compiamo abitualmente viene immortalato così in tre dimensioni.

DIANA DEBORD – VIDEO DI PRESENTAZIONE

Da piccola sono sempre stata più interessata agli insetti, all'astronomia e ai fantasmi che alle bambole. Ho sempre pensato di dover creare una realtà alternativa e ho scelto la fotografia. Parlando di fotografia, sono nata nel 2009 dopo essermi specializzata in web design, al momento vivo a Novara con due gatte di nome Luna e Iside.

Considero i colori e la composizione splendidi strumenti creativi e li utilizzo per evocare scenari da sogno, voglio che i miei colori siano una ribellione contro il grigiore e l'alienazione della vita moderna. Amo creare immagini che mescolino romanticismo decadente con atmosfere macabre e oniriche, ispirandomi a sogni o incubi, dipinti e libri. Attualmente sto lavorando a "Visions of Poe" un progetto basato sulle opere di Edgar Allan Poe, il mio scrittore preferito. I miei lavori sono rappresentati internazionalmente da Trevillion Images.

JULIAN SOARDI – VIDEO DI PRESENTAZIONE

Tra acqua e memoria. La mia ricerca vuole essere una continua elaborazione e percezione sull'ascolto, sul­l'osservazione dell'elemento primordiale fluido, l'Aquae. Un continuo inevitabile rapporto osmotico tra l'uomo e gli elementi primordiali. Un confronto di una traccia acquatica che persiste nei tempi stabilendo le basi sul dubbio e la mes­sa in discussione del linguaggio e i valori che ogni epoca in­tromette ancor prima della nascita del singolo.

L'uomo è messo in discussione davanti alla vera grande magnificenza dell'universo, esso diventa solo una parte infinitesimale ri­spetto "alla grande famiglia". L'uomo in quanto animale semiotico vive il vero enigma della vita e della morte in un tempo effimero come la sua esistenza e la sua stessa traccia. Traccia – pensiero. La condizione del silenzio è necessaria per sentire quello che vi è al di là delle superficie, al di là del suono, al di là della materia.

CONTINUATE A VOTARE IL VOSTRO ARTISTA PREFERITO NELL'APPOSITA SEZIONE DI ARTEVARESE.COM