Era il 21 aprile 2012 quando un fulmine colpì il campanile dell'abbazia di San Donato a Sesto Calende, provocando danni alla torre e alle superfici affrescate. Da allora la locale comunità pastorale si è impegnata, attraverso all'iniziativa "Adotta un affresco", in un intervento di manutenzione straordinaria dello storico edificio: lungo, complesso e oneroso.
Ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti e si può davvero dire che l'antica abbazia di Sesto Calende, monumento artistico e architettonico fra i più illustri della provincia di Varese, è tornata a splendere.
Gli interventi, condotti dal Laboratorio di restauro San Gregorio di Busto Arsizio, si sono concentrati nell'area del presbiterio, e quindi sugli affreschi settecenteschi che portano la firma dei fratelli Giulio e Giuseppe Baroffio, esponenti, con le loro finte architetture e quadrature, di un indirizzo stilistico fortemente tardobarocco.
Ma il contributo di maggior spicco, in questo contesto, appare senz'altro quello di Biagio Bellotti, interessante e poliedrica figura d'artista, uno dei "giganti" della pittura lombarda del Settecento, con quel uno stile decisamente personale, "musicale" nel ritmo narrativo e accattivante nel gusto rococò, come si può ammirare proprio nei suoi affreschi in San Donato, che oggi finalmente rinascono a luce nuova.
In occasione della festa patronale verranno inaugurati gli affreschi: giovedì 28 luglio, alle ore 21, nella sala consigliare, interverrà la dottoressa Isabella Marelli, l'ingegner Italo Cavolaro e Luigi Reina (Laboratorio San Gregorio); sabato 30 luglio ore 21 concerto d'organo in Abbazia.