News Archivi - ArteVarese.com https://www.artevarese.com/categoria/news-arte/ L'arte della provincia di Varese. Wed, 24 Apr 2024 09:18:36 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.3.4 https://www.artevarese.com/wp-content/uploads/2017/05/cropped-logo-1-150x150.png News Archivi - ArteVarese.com https://www.artevarese.com/categoria/news-arte/ 32 32 “Siamo Acqua” https://www.artevarese.com/siamo-acqua/ https://www.artevarese.com/siamo-acqua/#respond Sun, 21 Apr 2024 08:00:01 +0000 https://www.artevarese.com/?p=74049 Milano –  Durante la serata “Paper Art Party”  il 7 Maggio allo Studio Orti, (con sede in via Orti),  dalle ore 18 alle 21 avrà luogo la Presentazione del progetto “Siamo Acqua”, con opere, libri artisti e il video di Carrano, JeanSadao e Luca Ferro, con musica di Claudio Cojaniz. L’evento  prosegue anche domenica 12 […]

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Milano –  Durante la serata “Paper Art Party”  il 7 Maggio allo Studio Orti, (con sede in via Orti),  dalle ore 18 alle 21 avrà luogo la Presentazione del progetto “Siamo Acqua”, con opere, libri artisti e il video di Carrano, JeanSadao e Luca Ferro, con musica di Claudio Cojaniz.

L’evento  prosegue anche domenica 12 Maggio, dalle 15 alle 19 con l’inaugurazione, al Giardino Indro Montanelli dei “Manifesti-Opera”, realizzati in un materiale resistente all’acqua di colori diversi a seconda dello stile e identità dell’artista. Accanto verranno posizionati dei “Manifesti –bianchi” sui quali gli studenti di licei artistici saranno invitati ad intervenire artisticamente disegnando o scrivendo, come pure il pubblico dei visitatori del Parco che avrà a disposizione fogli e pennarelli per realizzare sul posto ”un’opera”.

Nel Giardino i Manifesti saranno affissi in prossimità degli ingressi principali del Parco e sui 23 Pali Luce presenti lungo il Viale interno che si snoda da Via Palestro a Piazza Oberdan.

Gli Artisti:

Manuela Carrano (materia e disegno), Angelo Caruso (scultura e installazioni), Cristiana Fioretti (pittrice e docente a Brera), Francesco Garbelli (Urban Art), Guido Locati (scrittore di aforismi), Lithian Ricci (ricamo e pittura), Cristina Ruffoni (scrittura visuale), il duo artistico Jean Sadao e Tadzia (video e disegni) e Alice Zanin (scultrice della carta).

“Siamo Acqua” prosegue l’intento di “EDEN ON DEMAND” , progetto artistico mutante che invade pacificamente luoghi pubblici della città. L’esposizione potrà essere visitata sino al 12 giugno.

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“Graphiae”, un viaggio nel tempo e nello spazio delle idee https://www.artevarese.com/graphiae-un-viaggio-nel-tempo-e-nello-spazio-delle-idee/ https://www.artevarese.com/graphiae-un-viaggio-nel-tempo-e-nello-spazio-delle-idee/#respond Sat, 20 Apr 2024 08:00:17 +0000 https://www.artevarese.com/?p=74051 Somma Lombardo – Gianluca Cingolani porta “Graphiae” nella prestigiosa cornice della Porta di Milano dell’aeroporto di Malpensa. Si tratta di un polittico multimediale che fonde la modernità dello strumento artistico con elementi di una cultura lontana. La scrittura cinese millenaria diviene così antropomorfa,  diventando protagonista di un’affascinante narrazione visiva. Con una visione astratta ed enigmatica, […]

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Somma Lombardo – Gianluca Cingolani porta “Graphiae” nella prestigiosa cornice della Porta di Milano dell’aeroporto di Malpensa.

Si tratta di un polittico multimediale che fonde la modernità dello strumento artistico con elementi di una cultura lontana. La scrittura cinese millenaria diviene così antropomorfa,  diventando protagonista di un’affascinante narrazione visiva. Con una visione astratta ed enigmatica, “Graphiae” celebra la grande invenzione della scrittura, trasportando lo spettatore in un viaggio attraverso il tempo e lo spazio delle idee.

I segni diventano simboli e si trasformano in scrittura. Un omaggio alla Cina da cui partono e arrivano numerosi voli del network di Malpensa. Sono infatti 5 le compagnie che collegano lo scalo internazionale di Milano, di cui 4 cinesi e una italiana.

Un’installazione che si inserisce perfettamente nell’ambiente internazionale dell’aeroporto di Malpensa, che continua a consolidare il suo ruolo nodale per i collegamenti intercontinentali. E il 2024 è stato l’anno del ritorno dei voli a lungo raggio, soprattutto verso l’Asia, confermando Malpensa quale porta d’accesso del Nord Italia del continente asiatico.

Tornando all’opera di Cingolani, “Graphiae” rappresenta un’opportunità unica per i passeggeri e gli appassionati d’arte di immergersi in un’esperienza visiva e concettuale straordinaria, arricchendo ulteriormente l’offerta culturale e artistica dell’aeroporto di Milano Malpensa. Contestualmente rende omaggio a tutti i passeggeri provenienti dalla Cina.

La mostra sarà aperta al pubblico fino al 26 giugno. (Ph: ufficio stampa Sea).

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A Como “Voci dal paesaggio Nordico” https://www.artevarese.com/a-como-voci-dal-paesaggio-nordico/ https://www.artevarese.com/a-como-voci-dal-paesaggio-nordico/#respond Fri, 12 Apr 2024 08:33:21 +0000 https://www.artevarese.com/?p=73980 Como – Alla Pinacoteca Civica echi di “Voci dal paesaggio Nordico” con la mostra degli artisti  svedesi Britta Marakatt–Labba e Lars Lerin. L’esposizione, allestita nelle sale al primo piano dell’edificio, a cura degli architetti Davide Adamo e Marina Botta, propone un’immersione sensoriale nel paesaggio nordico tra forme, colori, profumi e materiali richiamati da betulle, pini, […]

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Como – Alla Pinacoteca Civica echi di “Voci dal paesaggio Nordico” con la mostra degli artisti  svedesi Britta Marakatt–Labba e Lars Lerin. L’esposizione, allestita nelle sale al primo piano dell’edificio, a cura degli architetti Davide Adamo e Marina Botta, propone un’immersione sensoriale nel paesaggio nordico tra forme, colori, profumi e materiali richiamati da betulle, pini, muschi, licheni, legni, sassi e conchiglie, pelli di renna e i colori del cielo d’inverno e del mare ghiacciato.

Al centro della ricerca dei due artisti contemporanei, tra i più rinomati nell’arte scandinava, ci sono l’osservazione e la rappresentazione di una regione del Nord Europa, ancora in gran parte allo stato naturale, l’attenzione per il valore e la fragilità del paesaggio, il clima e l’identità dei luoghi, con le proprie storia, cultura, mitologia e tradizioni.

Una visione artistica che si fa racconto non limitandosi ad una contemplazione estetica, ma coinvolgendo i visitatori in un’esperienza più profonda, cognitiva e sensoriale. Le opere svelano l’anima dei luoghi e diventano scene di vita e di azioni dell’agire umano: le case e il lavoro dei pescatori nei piccoli porti delle isole Lofoten, i boschi di betulle della regione del Värmland, la vita nomadica dei Sami/Lapponi e le loro proteste per difendere le terre e i pascoli delle renne, insidiati sia dallo sfruttamento delle risorse naturali sia dai cambiamenti climatici.

Britta Marakatt–Labba, artista tessile e pittorica, strettamente legata alla narrativa Sami, (cultura che attraversa il Nord di Norvegia, Svezia, Finlandia e Russia) porta in mostra ricami  narrativi eseguiti con sottili fili di lana, seta e lino su tessuto bianco che disegnano la storia di un popolo poco conosciuto e ancora in cerca di legittimazione, nonostante le antichissime origini. Il suo mezzo d’espressione, l’ago e il filo, evidenziano l’estetica della lentezza e portano a riflessioni sulla saggezza silenziosa degli animali, su tutto ciò che vive, sottolineata dalla presenza di renne, corvie  figure mitologiche Sami. Le  storie e racconti del popolo Sami sono stati esposti in tutto il mondo, in particolare a Documenta (Kassel, Germania) nel 2017 e alla Biennale di Venezia nel 2022.

Gli acquarelli di Lars Lerin, pittore e scrittore, raccontano percezioni e legami a paesaggi di boschi e di mare, facendoci capire il freddo, il silenzio e l’immensità degli spazi. Considerato uno dei principali artisti scandinavi nella tecnica dell’acquerello, Lerin ha tenuto mostre personali e collettive in musei e gallerie d’arte in Svezia, Danimarca, Finlandia, Francia, Isole Faroe, Islanda, Germania, Norvegia e Stati Uniti. Le sue opere sono esposte in Svezia e Norvegia. Scrittore, ha pubblicato più di cinquanta libri e il testo di saggistica “Naturlära – Imparando dalla Natura” è stato premiato con l’August Prize 2014.

L’obiettivo della mostra è stimolare un dibattito sul valore e la fragilità del paesaggio, anche il nostro, incentivando la consapevolezza che la bellezza del paesaggio dipende da come lo usiamo e come lo viviamo, dal consenso che i “luoghi” hanno una propria identità e una “voce” che dobbiamo ascoltare.

Il tema della natura sarà anche amplificato in mostra attraverso una installazione verde,
curata da Botanic Studio And Deco, ispirata alla vegetazione della foresta svedese, in cui il visitatore potrà immergersi e rigenerarsi, accompagnato da un sonoro curato da Paolo Lipari.

La mostra “Voci dal paesaggio Nordico” ospitata alla Pinacoteca di via Diaz sarà visitabile fino al 13 ottobre. Orari al pubblico: da martedì a domenica ore 10-18.

 

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“Personaggi in carta e ossa” al Museo in erba https://www.artevarese.com/personaggi-in-carta-e-ossa-al-museo-in-erba/ https://www.artevarese.com/personaggi-in-carta-e-ossa-al-museo-in-erba/#respond Fri, 12 Apr 2024 07:47:41 +0000 https://www.artevarese.com/?p=73975 Lugano – I quattordici protagonisti de “La storia delle storie sconfinate”  nelle illustrazioni in esposte nella mostra “Personaggi in carta e ossa” allestita al Museo in Erba, grazie a una nuova collaborazione con il Teatro Pan di Lugano, per la rassegna Senza confini, grandi e piccini insieme a teatro. Le tavole sono state realizzate dall’illustratrice […]

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Lugano – I quattordici protagonisti de “La storia delle storie sconfinate”  nelle illustrazioni in esposte nella mostra “Personaggi in carta e ossa” allestita al Museo in Erba, grazie a una nuova collaborazione con il Teatro Pan di Lugano, per la rassegna Senza confini, grandi e piccini insieme a teatro.

Le tavole sono state realizzate dall’illustratrice Carlotta Di Stefano che ha firmato anche le locandine delle ultime edizioni della rassegna mentre la storia e la narrazione sono a cura dell’attrice Monica Ceccardi.

Sarà possibile vedere le opere,  leggere o ascoltare la registrazione della storia durante  la visita alla mostra che rimarrà in calendario sino al 28 aprile. Orari al pubblico: lunedì – venerdì 9–11.30/13.30 – 16.30 con prenotazione obbligatoria; sabato e domenica: 14 – 17.

 

Cenni biografici

Carlotta Di Stefano. Illustratrice, partecipante a diverse esposizioni collettive e personali. Quest’anno Premio perla sperimentazione digitale alla 26esima edizione del Concorso internazionale di illustrazione per l’infanzia Scarpetta d’oro della Riviera del Brenta – Venezia. Tra molto altro, illustratrice delle ultime edizioni della rassegna per le famiglie, Senza confini.
Nel progetto Personaggi in carta e ossa: creatrice delle illustrazioni e animatrice del
laboratorio.

Monica Ceccardi. Attrice, autrice e regista, curatrice di laboratori teatrali e spettacoli con adulti e bambini. Nel progetto Personaggi in carta e ossa: creatrice e narratrice della storia.

 

 

 

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Corpi in attesa, tra arte e scienza https://www.artevarese.com/corpi-in-attesa-tra-arte-e-scienza/ https://www.artevarese.com/corpi-in-attesa-tra-arte-e-scienza/#respond Thu, 11 Apr 2024 08:04:24 +0000 https://www.artevarese.com/?p=73934 Milano – Scienza e arte si fondono nelle opere di Aldo Salucci dando vita alla personale “Corpi in attesa”, a cura di Domenico de Chirico in corso da A.MORE gallery. La nuova serie di lavori realizzati negli ultimi anni ed esposti per la prima volta, hanno come germinazione la biologia e l’anatomia umana. Affidandosi all’uso […]

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Milano – Scienza e arte si fondono nelle opere di Aldo Salucci dando vita alla personale “Corpi in attesa”, a cura di Domenico de Chirico in corso da A.MORE gallery.

La nuova serie di lavori realizzati negli ultimi anni ed esposti per la prima volta, hanno come germinazione la biologia e l’anatomia umana.

Affidandosi all’uso del microscopio elettronico Aldo Salucci (nato a Roma ma attualmente vive e lavora a Milano) utilizzando materiali e reagenti chimici ha dato vita a opere dove l’infinito e il finito si compenetrano creando spazialità i cui rimandi portano all’origine del mondo, quando il magma materico lasciava presagire una globale germinazione di vita.

Le oltre venti opere in mostra rimandano alle neoplasie e alle cellule tumorali; da qui l’artista mutandole in opere d’arte tende ad animare nel visitatore una reazione positiva e di speranza.

Sallucci utilizza polvere d’oro quale diretta ispirazione alla tecnica giapponese del Kintsugi (riparare con l’oro) impiegata dai maestri ceramisti per ricongiungere le tazze utilizzate per la cerimonia del tè.

“Le opere si prefigurano l’obiettivo di sviscerare un universo infinito e articolato fatto sia di rimandi sia di sensi, le cui venature si compongono, a loro volta, di un groviglio di attese e di speranze” – afferma il curatore e prosegue: – “ Di traumi e di dolori, di vivaci relazioni interpersonali in antitesi con stati di profonda solitudine e patimento”.

Aldo Salucci – “Corpi in attesa” – Milano – A.MORE gallery, Via A. Massena 19. Fino al 31 maggio. Orari: martedì 17-19, mercoledì 15-19, venerdì 10-13/15-19. Sabato 10-13.

Mauro Bianchini

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Due opere di Palazzo Branda al Mart https://www.artevarese.com/due-opere-di-palazzo-branda-al-mart/ https://www.artevarese.com/due-opere-di-palazzo-branda-al-mart/#respond Thu, 11 Apr 2024 07:53:00 +0000 https://www.artevarese.com/?p=73926 Castiglione Olona – Due opere appartenenti alla collezione dei Musei Civici, solitamente esposte nel percorso di visita di Palazzo Branda Castiglioni, sono state selezionate per la mostra “Pietro Gaudenzi. La Virtù delle Donne“, in apertura al Mart di Rovereto domenica (14 aprile). Nell’esposizione, nata da un’idea del critico e storico dell’arte Vittorio Sgarbi e curata […]

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Castiglione Olona – Due opere appartenenti alla collezione dei Musei Civici, solitamente esposte nel percorso di visita di Palazzo Branda Castiglioni, sono state selezionate per la mostra “Pietro Gaudenzi. La Virtù delle Donne“, in apertura al Mart di Rovereto domenica (14 aprile).

Nell’esposizione, nata da un’idea del critico e storico dell’arte Vittorio Sgarbi e curata da Manuel Carrera e Alessandra Tiddia si potranno dunque ammirare, accanto ad altri capolavori del maestro genovese: Il “Ritratto della Contessa Adelaide Odorico Castiglioni” (olio su tavola, 1928) e il “Ritratto di Odorica Castiglioni” (nella foto accanto, Olio su Tavola, 1930-35 ca.).

Con una selezione di dipinti a olio e opere su carta provenienti da istituzioni e prestigiose raccolte private, la mostra, che rimarrà aperta al pubblico sino fino al 1° settembre, offre uno sguardo esaustivo sul percorso artistico di  Pietro Gaudenzi (1880-1955). Dagli anni della formazione tra La Spezia, Genova e Roma fino a quelli del ritiro, in maturità, nel borgo di Anticoli Corrado, Gaudenzi rimase sempre fedele a una figurazione realista, estranea ai formalismi delle avanguardie. Attraverso la ricerca di un confronto diretto con la pittura antica, riletta al filtro di una sensibilità novecentesca, l’artista affrontò nelle sue composizioni i maggiori temi della tradizione quali i ritratti, scene d’intimità domestica, maternità, nature morte e, più rari, i paesaggi. (nella foto sopra, Il “Ritratto della Contessa Adelaide Odorico Castiglioni“).

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C’è ancora tempo per “CoffeeBreak.Museum 7^ edizione” https://www.artevarese.com/ce-ancora-temlpo-per-coffeebreak-museum-7-edizione/ https://www.artevarese.com/ce-ancora-temlpo-per-coffeebreak-museum-7-edizione/#respond Fri, 05 Apr 2024 09:46:32 +0000 https://www.artevarese.com/?p=73911 Saronno – Prorogata al 10 aprile la chiusura delle iscrizione alla 7^ edizione del Concorso CoffeeBreak. Museum organizzato dal museo Gianetti. Nato  dalla volontà di promuovere l’arte contemporanea ceramica, sostenendo la ricerca degli artisti che prediligono questo medium, attraverso la promozione e diffusione del loro lavoro. Non è richiesto un tema. Si possono iscrivere tutti […]

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Saronno – Prorogata al 10 aprile la chiusura delle iscrizione alla 7^ edizione del Concorso CoffeeBreak. Museum organizzato dal museo Gianetti. Nato  dalla volontà di promuovere l’arte contemporanea ceramica, sostenendo la ricerca degli artisti che prediligono questo medium, attraverso la promozione e diffusione del loro lavoro.
Non è richiesto un tema. Si possono iscrivere tutti gli artisti singoli o che lavorano in gruppo, senza limiti di età, presentando un minimo di tre opere fino ad un massimo di cinque, compilando il format online (se si possiede un account google) oppure scaricando i materiali necessari per l’iscrizione.
La settima edizione del premio prevede la partecipazione di un ospite d’onore: un artista affermato che esporrà nelle sale del museo. La novità di quest’anno è l’inserimento della sezione “Premio Giovani”. La giuria selezionerà le opere di 7 studenti frequentanti le Accademie di Belle Arti che esporranno  in museo.
Al seguente link è possibile scaricare i documenti per potersi iscrivere:
Per informazioni e  02 9602383 | web@museogianetti.it 

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A forza di essere vento https://www.artevarese.com/a-forza-di-essere-vento/ https://www.artevarese.com/a-forza-di-essere-vento/#respond Fri, 05 Apr 2024 09:03:48 +0000 https://www.artevarese.com/?p=73901 Milano – Nell’ambito della rassegna Storie in transito, l’Istituto Italiano di Fotografia ospita nella IIFWALL la mostra di Giorgia Dal Molin dal titolo “A forza di essere vento”, a cura di  Sanni Agostinelli. L’esposizione, organizzata dal dipartimento IIF Art Side in apertura dall’11 aprile, è parte del palinsesto ufficiale della Milano Art Week e presenta […]

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Milano – Nell’ambito della rassegna Storie in transito, l’Istituto Italiano di Fotografia ospita nella IIFWALL la mostra di Giorgia Dal Molin dal titolo A forza di essere vento”, a cura di  Sanni Agostinelli.
L’esposizione, organizzata dal dipartimento IIF Art Side in apertura dall’11 aprile, è parte del palinsesto ufficiale della Milano Art Week e presenta una selezione di scatti prodotti in occasione del Lagazuoi Photo Award New Talents 2023 durante la residenza per giovani fotografi che ha l’obiettivo di dare a studenti e studentesse la possibilità di cogliere e ridare, attraverso fotografie, video e suoni, un immaginario potente e difficile come l’esperienza in alta montagna, sulle Dolomiti.

Il Progetto di Giorgia Dal Molin racconta sentimenti personali e articolati che la legano all’ambiente montano: rispetto, timore, attaccamento, curiosità che hanno dato vita a una eredità emotiva sapientemente trasformata in immagini.
I profili bianchi delle rocce, gli scorci blu di cielo, i sentieri, la valle; attraverso gli occhi della fotografa, la montagna si trasforma in una tenera amante e noi, a forza di essere vento, siamo perdutamente innamorati di lei.
 
Durante l’inaugurazione, giovedì 11 aprile alle 18.30, sarà presente in collegamento  Stefano Illing che presenterà in anteprima, agli studenti il contest Lagazuoi Photo Award New Talents 2024. L’esposizione, negli spazi di via Enrico Caviglia, sarà visitabile sino al 31 maggio da lunedì a venerdì, 9-13/14-18, sabato 10-13/14-17. Ingresso libero

Cenni Biografici

Giorgia Dal Molin nasce nel 1996 a Belluno, nelle Dolomiti. Completati gli studi classici si trasferisce a Padova dove si laurea in Tecniche di Radiologia. Nel 2019 si trasferisce a Milano dove studia presso l’Istituto Italiano di Fotografia come studentessa-tutor. Termina gli studi nel 2022 e inizia a lavorare come fotografa, assistente luci e digital per produzioni di fashion photography.
Legata alla fotografia fin dai primi anni di vita, concentra la sua produzione in progetti personali che hanno come sfondo trascorsi familiari, ambientazioni evocative e storie che incontra nel suo percorso di vita. Le foto sono spesso anticipate o seme di testi scritti che raccontano con ironia e forte punto di vista personale le storie contenute. Nel 2020 pubblica uno scatto su Internazionale. Successivamente è ospite per due anni consecutivi al Festival Tank di fotografia internazionale di Apecchio con i progetti “Serva Terra” e “Limes”. Nel 2021 espone per il collettivo Evolvere a Milano con “Limes” e nella collettiva “Viaggio al termine della luce” curata da Roberto Mutti. A settembre 2023 è presente a Cuneo al Festival “Paesaggi” di FormicaLab col progetto “Ho visto uomini(?)” che racconta la vita in Marmolada e al Lagazuoi Photo Festival con “A forza di essere vento”.
A marzo 2024 espone per il Circuito Off della Biennale di Fotografia Femminile di Mantova il progetto “Stavo pensando al mare” che racconta il viaggio nell’estate dell’infanzia per riportare in Sardegna le ceneri della madre.

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In mostra il “Gioiello contemporaneo Contest 2024” https://www.artevarese.com/in-mostra-il-gioiello-contemporaneo-contest-2024/ https://www.artevarese.com/in-mostra-il-gioiello-contemporaneo-contest-2024/#respond Fri, 05 Apr 2024 08:29:06 +0000 https://www.artevarese.com/?p=73889 Milano –  Con l’esposizione di oltre 50 gioielli contemporanei, di artisti provenienti dall’Italia e dall’estero, la galleria Rossini ospita dal 13 aprile (con inaugurazione alle 18)  al 4 maggio la mostra dei finalisti della terza edizione di “Gioiello Contemporaneo Contest“. Uno spazio d’arte vocato alla sperimentazione che, in collaborazione con le curatrici Marina Chiocchetta e […]

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Milano –  Con l’esposizione di oltre 50 gioielli contemporanei, di artisti provenienti dall’Italia e dall’estero, la galleria Rossini ospita dal 13 aprile (con inaugurazione alle 18)  al 4 maggio la mostra dei finalisti della terza edizione di “Gioiello Contemporaneo Contest“.
Uno spazio d’arte vocato alla sperimentazione che, in collaborazione con le curatrici Marina Chiocchetta e Sonia Patrizia Catena, accoglie pezzi unici e versatili, sfaccettati ed eterogenei, nati dalla ricerca e dalla creatività di designer, orafi e artisti italiani e stranieri.

Gli autori in mostra hanno sviluppato le loro collezioni basandosi su una personale cifra stilistica che racconta gioielli frutto della mescolanza di diverse identità e tecniche.

Un’esposizione che ha l’intento di indagare e fare il punto sullo stato dell’arte del gioiello, da percorsi tradizionali sino a quelli innovativi: gioielli orafi e di design, scultorei o rivoluzionari, accessori moda o gioielli sperimentali. Le prime due edizioni del concorso “Gioiello Contemporaneo” hanno mostrato una varietà incredibile di soluzioni e invenzioni legate al colore, alla materia e alla forma dei monili, ove è stata soprattutto la filosofia stilistica di ogni autore e autrice a  connortare la singolarità e unicità nel genere.

Gli autori selezionati, in alcuni casi, propongono gioielli che sfidano la percezione tradizionale dell’indossabilità, incorporando elementi interattivi o trasformabili che coinvolgono in un’esperienza unica; in altri evocano il corpo e il linguaggio scultoreo; o ancora ornamenti che aspirano alla leggerezza e che sembrano fluttuare nello spazio giocando al contempo con gli effetti di luce che si riverberano su di essi.

In mostra i gioielli di: Adagio Lab, Basia Arte Gioielli, DarioJewelDesign – Dario Gargiulo, Flora Sica, Patrizia Giachero, Kleo Glens, Kolata Design, Lalice arte orafa, Lamb Gioielli di Laura Agnello Modica, Local Heavens, Magistri Gioielli, MagmaLab, Maiesta, Mari Design, Marion Sterner, Paola Cisterni, Andrea Scarpa, V Design Lab Jewellery.

I finalisti sono stati scelti da due giurie, una interna alla galleria ed una esterna, composte da curatori, esperti d’arte, docenti e designer. Ai vincitori – che saranno proclamati durante l’inaugurazione della mostra, sabato 13 aprile – saranno assegnati dei premi che prevedono: la possibilità di una mostra personale in Galleria Rossini, l’opportunità di esporre al Museo del Bijou> di Casalmaggiore, altresì allo Spazio Heart di Vimercate e allo Spazio E di Ghemme.
Durante la mostra ci sarà l’opportunità, inoltre, di apprezzare i gioielli d’artista di GIOI Giulia Vignetti, vincitrice del Premio Rossini, proclamata durante la serata inaugurale di Ridefinire il Gioiello, progetto arrivato alla sua IX edizione e di cui la galleria è partner dal 2012. Esposte anche le opere scultoree dell’artista Chiò che dialogheranno con i gioielli in mostra.

L’esposizione, che si apre al pubblico in occasione della Milano Design Week, sarà visibile fino al 4 maggio, da martedì a sabato dalle 10  alle 19.

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Andrea Ravo Mattoni inaugura al Castello di Masnago https://www.artevarese.com/andrea-ravo-mattoni-inaugura-al-castello-di-masnago/ https://www.artevarese.com/andrea-ravo-mattoni-inaugura-al-castello-di-masnago/#respond Thu, 04 Apr 2024 18:00:50 +0000 https://www.artevarese.com/?p=73866 Varese – Andrea Ravo Mattoni inaugura al Castello di Masnago “img2img – Pittura, Copia e Intelligenza artificiale”. La mostra, a cura di Monica Guadalupi Morotti e Andrea Ceresa è la prima esposizione museale di dell’artista varesino (classe 1981), conosciuto in tutto il mondo dal 2016 per il suo progetto Recupero del classicismo nel contemporaneo con il […]

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Varese – Andrea Ravo Mattoni inaugura al Castello di Masnago “img2img – Pittura, Copia e Intelligenza artificiale”. La mostra, a cura di Monica Guadalupi Morotti e Andrea Ceresa è la prima esposizione museale di dell’artista varesino (classe 1981), conosciuto in tutto il mondo dal 2016 per il suo progetto Recupero del classicismo nel contemporaneo con il quale ha ripreso dipinti classici, risalenti al periodo tra il ‘400 e l’800, riproponendoli su grandi pareti  e muri con la tecnica dello spray.
Nel 2021  Ravo scopre l’Intelligenza Artificiale (AI) generativa e si apre una nuova via nel suo percorso. Il risultato  è stato esposto nelle mostre War of Images alla Colab Gallery di Weil Am Rhein, in Germania, RenA.I.ssance alla galleria Artrust a Melano, in Ticino (CH), e MétAImorphose alla galleria Ange Basso di Parigi, recentemente conclusa.

Parallelo al percorso murale per cui è più noto, il progetto con la AI procede principalmente in studio dove Ravo utilizza principalmente la stessa tecnica dello spray, ma su tela, supporto della pittura per eccellenza.

Il titolo di questa mostra, img2img, è la contrazione della formula image-to-image che indica una determinata tecnologia di Intelligenza Artificiale. Questa permette di trasformare un’immagine esistente semplicemente descrivendo ciò che si vorrebbe modificare (un prompt). Il titolo però non si limita ad indicare una delle modalità del processo creativo di Ravo, ma serve ad evocare, in senso più ampio, tutte le trasformazioni che occorrono alle immagini nella nostra società completamente satura (così come sono le memorie dei nostri cellulari):  distorte, compresse, postate, inviate, trasmesse, dipinte, prese in fotografia, falsate, modificate, photoshoppate, stampate, rubate, scaricate e forse non è ancora tutto. E le immagini sono il materiale dei pittori, pertanto è naturale che questo mutare non passi loro inosservato.

Per molti anni l’artista ha ridipinto immagini classiche, iconiche, reinterpretandole con la sua tecnica unica, ingigantendole e ponendole in mezzo alla strada era già un processo img2img. E non lo sanno in molti, ma ridipingere è una cosa che ha sempre fatto, come si vede nell’ultima sala della mostra, dove l’autoritratto è una sovrapposizione di fermimmagine di un video girato da Ravo stesso con una delle prime videocamera portatile dell’epoca. Oggi, questa mostra è la dichiarazione che continuerà a farlo. Sono cambiate le matrici da reinterpretare e la tecnica: non sono più solo i dipinti dell’arte classica, ma disegni e opere del ‘900 importanti per la sua formazione, sono le immagini generate dall’AI, in ogni stile, e sono anche le sue stesse fotografie, scattate in studio di posa.

Il percorso espositivo

Nelle stanze del Castello sono esposte circa 25 opere inedite realizzate per l’esposizione, principalmente dipinte a spray su tela, ma anche due interventi ad acrilico su pietra. Nelle prime tre sale si pone il vocabolario del pittore, cioè le immagini di cui Ravo può disporre per dipingere: sono le infinite possibili immagini generate dall’Intelligenza Artificiale,  temi classici della pittura interpretate da grandi maestri come Pellizza da Volpedo, di cui è stato preso in prestito il quadro Sera d’autunno o Valpozzo (1903) dalla collezione del Castello di Masnago. Sono anche le fotografie che Ravo scatta in studio di posa proiettando su delle modelle, sono anche la videoarte del ‘900, oltre che Caravaggio, suo autore classico prediletto sin dalla celeberrima Cattura di Caravaggio realizzato nel 2016 sotto il ponte di fronte al Centro Commerciale Belforte di Varese.

Nelle altre sale sfilano le differenti tipologie di immagini, nuovi mondi. L’illustrazione giapponese interagisce allora con la pittura classica e con gli affreschi del castello, quella che sembra fotografia invece è opera dell’intelligenza artificiale che si tradisce nell’imperfezione dell’immagine. Un nuovo universo creato dal pittore in cui fotografia, arte, intelligenza artificiale, video pittura e tutto ciò che è immagine collassa a creare un nuovo fragile mondo.

Nell’esposizione sono presenti delle strutture cromate e specchianti progettate da Studio Def e una composizione sonora di Andrea La Pietra.

Il percorso si conclude nella sala dedicata agli autoritratti. Partendo dal primo del 2004, realizzato ad olio su un lenzuolo della famiglia mentre frequentava l’Accademia di Brera, si passa a quello del 2013 e del 2024. L’esposizione che proseguirà fino al 28 luglio sarà affiancata da numerosi eventi. Orari al pubblico: da martedì a domenica dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14 alle 18.n Visite guidate per scuole e gruppi su prenotazione con Cooperativa “Sull’Arte”, da contattare ai seguenti recapiti: telefono + 39 333 6810487, e-mail: info@cooperativasullarte.it

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