Alessandro ZoccaratoDieci anni di blues a Varese – "Questo è il mio festival. E’ come se fosse il mio bambino, e gran parte della passione che ho per la musica è convogliata proprio all’interno di questo progetto." Alessandro Zoccarato descrive in questo modo il Black & Blue, la sua "creatura", la rassegna di musica afro-americana che in dieci anni a Varese si è costruita una storia, e che edizione dopo edizione è diventata un appuntamento fisso per un pubblico di nicchia, ma che strizza l’occhio anche a chi non smette mai di essere (musicalmente) curioso.E’ con passione vera che il Direttore Artistico del Festival ci racconta le novità della rassegna numero 10, ospite nel nostro studio di La6 tv per un’intervista che potrete seguire interamente domenica alle 20,45. L’amore per il blues e per tutti i generi musicali e le contaminazioni ad esso legati, hanno fatto crescere il Black and Blue, che oggi può vantare di avere un pubblico non solo provinciale. Aprire le porte, fin dalla sua prima edizione, a grandi nomi della musica black americana ha significato poter contare, oggi, su un seguito di amanti del genere proveniente da diverse parti del nord Italia e non solo, ma ha anche contribuito a regalare alla città giardino un evento di spessore e qualità, cosa che non capita poi così spesso.

 

Larry CarltonNovità e continuità – Reduce dai sold out degli ultimi anni ai Giardini Estensi di Varese, il programma di questa edizione prosegue nell’intento di avere grandi ospiti e un cartellone che punta tutto sul blues e sulle sue ramificazioni. Un nome su tutti è quello di Larry Carlton, protagonista della serata del 25, ma anche di un incontro a numero chiuso dedicato ai musicisti, una lezione-dimostrazione del suo stile chitarristico al Palace Hotel il 20 luglio.Ma i nomi di portata internazionale sono molti altri, anche se il Black and Blue non dimentica di dare spazio anche ad artisti di casa nostra come Veronica Sbergia e Farncesco Piu, per esempio.

Tre giorni intensi per Varese quelli tra il 23 e il 25 luglio che, oltre ai concerti, vedranno esibizioni nel cuore della città con la formula "relax" dell’aperitivo musicale. Nuova formula più raccolta (nel tempo) ma non meno intensa.

Camaleontico e sempre in movimento, il Festival tende a non ripetersi mai, propone ogni anno oltre ad artisti diversi e sempre "quotati" anche spazi per addetti ai lavori e serate speciali. Come lo ha definito il suo Direttore Artistico, "il festival è un pò schizofrenico, ogni anno c’è qualcosa di nuovo, ogni anno è diverso". Sintomo, aggiungiamo noi, di una realtà viva, di un work in progress che merita successo e stima, per essere riuscito a mantenere viva l’attenzione anche dopo 10 anni, come capita solo agli eventi "puri", quelli nati dalle passioni vere. 

 

Black and BlueTrovare sponsor? Un lavoro duro. – Unica nota dolente è la solita, come ci racconta Zoccarato: "La cosa più difficile è reperire i fondi, in questo siamo ancora abbastanza indietro, nel senso che ogni anno la fatica di trovare gli sponsors è tanta e questo impegno si trasforma nella parte principale del lavoro. Poi una volta che si sceglie un artista o si individuano degli artisti in tour non è così difficile contattarli, chiudere la data e firmare il contratto. La cosa davvero più complicata è trovare i fondi, e a Varese proprio non è facile."L’intero programma del Festival è disponibile sul sito www.blackbluefestival.com.

 

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Dal 23 al 25 luglio Varese si trasformerà nella città della musica nera. Cresce il Festival Black and Blue, nato dall’idea e dalla passione per la musica di Alessandro Zoccarato. Guarda il video